Il Comune di Napoli ha vinto una delle tante battaglie promosse contro il gioco d’azzardo: un’ordinanza comunale entrata in vigore qualche giorno fa regolamenta le fasce orarie per sale da gioco e bar con slot machine.
Il nuovo regolamento comunale era stato approvato nel Dicembre scorso su proposta dell’ex consigliere comunale Gennaro Esposito. Ben dodici ricorsi, presentati al TAR da titolari di sale giochi e locali con slot machine che si opponevano al provvedimento, ne avevano però impedito l’immediata entrata in vigore. Il Giudice Amministrativo campano ha recentemente respinto tutte le richieste di sospensiva, rendendo effettive le nuove regole e condannando i ricorrenti al pagamento delle spese processuali.
Dal 17 Agosto a Napoli dunque sono cambiati gli orari per il gioco d’azzardo: i luoghi di gioco in cui sono presenti slot machine potranno restare aperti dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, giorni festivi compresi. Tutte le altre fasce orarie sono severamente proibite, con multe salatissime ed eventuale chiusura dell’esercizio commerciale. I titolari di ciascuna licenza, compresi i proprietari di bar e tabaccherie, dovranno scegliere il proprio orario di esercizio entro questi limiti massimi, comunicando preventivamente la decisione al Servizio Suap del Comune.
Dalle parole dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini emerge tutta l’importanza di questo provvedimento:«L’obiettivo dei nuovi orari è molto preciso: contrastare in città la crescente diffusione del gioco d’azzardo patologico che colpisce le fasce più deboli della popolazione e gli adolescenti, vera e propria piaga. La difesa della salute per noi è un imperativo irrinunciabile ».
Queste decisioni, fortemente contrastate dai sostenitori del gioco d’azzardo, si sono rese necessarie dopo la raccolta di impressionanti dati statistici. La Campania è al primo posto per numero di ragazzi a rischio ludopatia (il 57% degli adolescenti risulta coinvolto in questo fenomeno). Slot machine e giochi simili contano un giro d’affari di 9 miliardi e una spesa pro capite di 119,30€ per ogni cittadino. Ovviamente non tenendo conti dei numeri del gioco d’azzardo illegale.
Porre dei limiti orari all’utilizzo di slot machine e all’apertura delle sale da gioco porterà dei risultati nella lotta a questo grande male della società contemporanea? Di sicuro servirà a fare un passo in avanti nell’evitare che si possa fare l’alba incollati allo schermo di una slot machine o in un centro scommesse, sperperando matrimoni, rovinando famiglie e alimentando una malattia che corrode corpo, mente e anima, una dipendenza che continua a trasformare ogni giorno normalissimi uomini e donne in larve umane che si trascinano senza sosta da una slot machine all’altra con il vuoto negli occhi e nelle tasche.