Skeleton Knight in Another World e le critiche da parte del movimento femminista

Skeleton Knight in Another World

Piovono critiche su Skeleton Knight in Another World da parte delle femministe in seguito alla diffusione sui social di parte del primo episodio.

Skeleton Knight in Another World è un anime che nell’ultimo periodo ha spopolato in Giappone. Si tratta di una light novel scritta da Ennki Hakari e illustrata da KeG.
Il protagonista della storia è un giovane giocatore di videogame che, senza essere a conoscenza del motivo, si risveglia all’interno del gioco che stava utilizzando. Le sue sembianze sono quelle dell’avatar da lui utilizzato, ovvero uno scheletro dentro ad un’armatura. Trovandosi in un luogo che non conosce, il giocatore decide di nascondere a tutti le proprie sembianze indossando sempre l’elmo. Il suo scopo iniziale è quello di comprendere come abbia fatto ad entrare nel gioco e come ottenere nuovamente il suo aspetto reale. Per riuscirci affronterà numerose sfide uscendone spesso da eroe.

La prima difficoltà si presenta proprio durante l’episodio numero 1. Il protagonista assiste al tentativo da parte di alcuni banditi di violentare due donne. Il ragazzo non resta a guardare, e anzi interviene salvando entrambe dal loro terribile destino.
Un utente ha condiviso su Twitter proprio questa scena, facendo terminare il video prima che il protagonista salvi le ragazze.
C’è chi ritiene che la scena sia all’interno del primo episodio per attirare quanti più spettatori possibili e aggiudicarsi un’audience più alta. Già questo è bastato a far indignare molti. Il pensiero è andato spontaneamente a tutti coloro che sono stati vittime di stupri nel mondo reale e a come si sarebbero potuti sentire vedendo la scena.

Tuttavia, nel mondo del cinema non è la prima volta che il regista, o chi per lui, sceglie di mostrare uno stupro durante lo svolgimento della trama.
Ad urtare la sensibilità comune non sarebbe, infatti, soltanto l’atto riprodotto nella serie animata. Gli utenti si sarebbero lamentati, in particolare, del modo in cui le scene erano state disegnate. Le donne avevano infatti le guance rosse come ad indicare un velo di imbarazzo dando alla scena un tono comico.

È giusto che nei film e nelle serie tv di ogni genere siano presenti anche situazioni crude e violente che, purtroppo, talvolta entrano a far parte della vita reale. La bravura dell’autore dovrebbe stare nel rendere giustizia alle vittime degli atti utilizzando la visione del proprio prodotto come uno strumento utile alla sensibilizzazione. In questo caso l’autore ha fatto parte del lavoro correttamente. Ha, infatti, mostrato come l’eroe dell’anime sventi il tentativo di stupro arrivando addiritturaa ad uccidere i colpevoli. Tuttavia, in questo caso, sarebbe stato giusto non superare la linea che divide realtà e sarcasmo, rendendo comica una scena che non necessitava di esserlo.

Margherita De Cataldo

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