Il sistema immunitario si difende con la “molecola della felicità”

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Sistema immunitario e dopamina: un legame che aiuta la produzione di anticorpi

Il sistema immunitario ha il compito di difendere il nostro organismo dall’aggressione degli agenti patogeni esterni (solitamente virus e batteri). Organizzato a più difese, impedisce l’ingresso delle sostanze nocive. Ma combatte anche contro le cellule dell’organismo danneggiate o che presentano anomalie (come quelle tumorali).

Le ricerche dell’ Irccs ospedale San Raffaele di Milano insieme al lavoro con il dipartimento di Immunologia dell’Australian National University, hanno portato a delle interessanti scoperte. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, afferma che esiste un legame tra sistema immunitario e dopamina.




Le cellule del sistema immunitario comunicano tra loro attraverso le citochine. Quando il nostro organismo viene attaccato, si producono anticorpi, dai linfociti B e T, che scambiano informazioni interattivamente tra di loro. Ma questo processo in genere è lungo, e rallenta la produzione delle difese. Per questo si è pensato di velocizzare la selezione delle cellule B e T grazie proprio alla dopamina.

La dopamina è un neurotrasmettitore. Una molecola-segnale che permette la comunicazione tra le cellule nervose. Viene prodotta nel cervello e ha un ruolo nei meccanismi di motivazione e gratificazione. Per questo spesso è conosciuta come “molecola della felicità”.

fonte foto:improntaunika.it

I risultati dello studio

Doglioni  afferma che gli anticorpi devono essere fatti su misura per essere poi facilmente modificabili. Questo è possibile grazie ad un’interazione tra linfociti T (che danno istruzioni) e linfociti B (che producono anticorpi).

“la dopamina accelera la selezione delle cellule B da parte delle cellule T, perché aiuta la loro reciproca interazione”.

In particolare è stata fatta una ricerca sui marcatori presenti nelle cellule nervose e che contengono mediatori chimici. Si è vista dunque un’abbondanza della dopamina. Ma saranno necessari studi futuri per indagare come questo neurotrasmettitore agisce sul sistema immunitario e quali effetti provoca.

Gli scienziati concludono affermando che:

“La descrizione del meccanismo di funzionamento della dopamina in questo contesto  apre la strada allo sviluppo di terapie che riescano a rallentare o accelerare la risposta anticorpale agendo sullo scambio di questa molecola, con potenziali applicazioni che vanno dal campo delle malattie autoimmuni a quello delle malattie infettive”.

 

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Silvia Rosiello

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