Attacco chimico con armi al cloro sul villaggio di Al-Shifuniyah, nella Ghuta orientale, ad opera delle truppe governative.  Ad avanzare il sospetto è l’Osservatorio nazionale siriano. L’Ong, pur  precisando di non avere informazioni dettagliate sull’accaduto e sul tipo di armi utilizzate nel corso dell’attacco, spiega che alcuni civili hanno accusato sintomi di soffocamento e che un bambino avrebbe perso la vita.




Attacco chimico
Fonte: http://spondasud.it/?p=11862




Sospetto attacco chimico: le reazioni

La replica di Serghiei Lavrov, ministro agli Esteri della Russia, non si è fatta attendere. A suo avviso la notizia  dell’uso di armi chimiche da parte delle truppe di Assad è solo “una provocazione” finalizzata a far saltare la tregua.

Intanto oggi il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato da Ginevra che la Ghuta orientale non può attendere e che deve essere attuata “immediatamente” la risoluzione sulla Siria del Consiglio di Sicurezza.

Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), nel raid degli aerei della Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti contro una zona nella parte est della Siria controllata ancora dall’Isis sarebbero almeno 25 i civili rimasti uccisi, tra cui 7 bambini. L’offensiva della Coalizione ha preso di mira il villaggio di Al Shaafah, a nord, verso il confine iracheno.




 

Nel frattempo s’inasprisce lo scontro tra Turchia e milizie curde. In mattinata uomini della gendarmeria e forze speciali della polizia turca sono entrate nella zona di Afrin, controllata dai curdi.L’area è sotto attacco da più di un mese per ordine dell’esecutivo di Ankara. Secondo i media locali le forze speciali prenderanno parte all’assedio di Afrin e dovranno contrastare eventuali infiltrazioni dei miliziani curdi dello Ypg, in quei villaggi attualmente sotto il controllo turco. Con le forze speciali, nell’area saranno schierati da oggi circa 600 membri curdi e arabi della Brigata dei falchi curdi appartenente all’Esercito siriano libero.