La Tribù Sioux Standing Rock prende il nome dalla riserva indiana situata tra il Nord e il Sud Dakota, la parte settentrionale degli Stati Uniti. I Sioux hanno finalmente vinto una battaglia ambientale iniziata nel 2014 contro il progetto da 3,78 miliardi di dollari della Dakota Access Pipeline (DAPL).
La Dakota Access Pipeline è un oleodotto sotterraneo lungo 1.886 km che inizia nel Nord Dakota, continua nel Sud Dakota, attraversa lo stato dello Iowa e termina nell’Illinois.
Le proteste ambientali da parte dei Sioux Standing Rock vogliono prevenire le possibili perdite di petrolio dell’oleodotto che attraversa la loro unica riserva d’acqua: il fiume Missouri.
La politica ambientale è stata violata
Il giudice federale ha decretato che nel 2016 la DAPL, sotto l’amministrazione del Presidente Donald Trump, ha violato gli Atti della Politica Nazionale Ambientale (NEPA). La compagnia ha violato i protocolli di sicurezza sorvolando una potenziale fuoriuscita di petrolio mentre cercava di superare l’attraversamento di un gasdotto.
La sentenza finale
Finalmente, dopo anni di lotta, il giudice federale ha decretato che i proprietari della Dakota Access Pipeline devono fermare ogni operazione entro il 5 agosto 2020. Nel frattempo la US Army Corps of Engineers del governo conduce un’analisi completa sugli impatti ambientali del condotto oltre che i possibili rischi per la Tribù Sioux Standing Rock.
Così il 6 luglio, il giorno in cui è stato ordinato di chiudere l’oleodotto, il presidente Chairman Mike Faith della tribù indigena ha dichiarato:
Today is a historic day for the Standing Rock Sioux Tribe and the many people who have supported us in the fight against the pipeline. This pipeline should have never been built here. We told them that from the beginning.
Oggi è un giorno storico per la tribù Sioux Standing Rock e per le molte persone che ci hanno supportato nella lotta contro l’oleodotto. Questa pipeline non avrebbe mai dovuto essere costruita qui. L’abbiamo detto sin dall’inizio.
Una vittoria per il mondo
La chiusura temporanea dell’oleodotto è una grande vittoria per i Sioux Standing Rock, per tutti gli attivisti dediti alla causa ma è soprattutto una grande vittoria per il mondo.
Il giudice ha considerato che l’inattività dell’oleodotto avrà conseguenze negative sull’economia ma durante questa pandemia la domanda del petrolio è scesa. La revisione degli ingegneri del governo americano potrebbe richiedere anche un anno, in seguito la decisione finale.
Per il momento la vittoria è della tribù Sioux Standing Rock!
Cristina Meli