Il partito dei Verdi, con una mozione, ha chiesto di rivedere la legge sull’immigrazione proposta dal governo francese, trovando il consenso di tutta la coalizione della sinistra contro la legge sull’immigrazione. Mozione firmata anche dall’estrema destra e dal partito conservatore dei Repubblicani. Il presidente Macron e il ministro dell’Interno Darmanin vogliono comunque portarla avanti senza la maggioranza.
Coalizione della sinistra contro la legge sull’immigrazione in Francia
Oltre 380 membri del Partito dei Verdi francese hanno chiesto di rivedere la legge sull’immigrazione del governo e il patto sui migranti dell’UE, chiedendo di esprimersi anche alle altre forze di sinistra contro la legge sull’immigrazione.
La legge promossa dal governo francese mira a rafforzare le forze di polizia e di controllo delle frontiere nella lotta contro l’immigrazione irregolare, ma anche a dare ai lavoratori irregolari l’accesso a visti di lavoro temporanei. Questa riforma è stata presentata più di un anno fa ma fu accantonata temporaneamente a causa delle proteste per la riforma delle pensioni.
È stata ripresentata e discussa dal Senato e dalla Commissione giuridica dell’Assemblea Nazionale negli ultimi mesi. È stata ampiamente modificata rispetto all’inizio, ma il risultato non ha soddisfatto nessuno, mostrando una forte coalizione di sinistra contro la legge sull’immigrazione. Non solo però le forze di sinistra si sono mostrate contrarie, ma anche l’estrema destra e i partiti conservatori hanno respinto il disegno di legge con un voto a sorpresa.
Infatti, la scorsa settimana, la riforma, proposta dal ministro dell’Interno di centrodestra Gérald Darmanin, è stata bocciata dall’Assemblea Nazionale francese grazie a una “mozione di rigetto” presentata dal partito dei Verdi. La mozione chiedeva di bocciare la legge prima che cominciasse la discussione sugli emendamenti del testo. Mozione che ha visto la votazione della sinistra contro la legge sull’immigrazione, sotto la coalizione Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale, di cui fanno parte i Verdi. Anche il partito Rassemblement National, estrema destra, e il partito conservatore dei Repubblicani hanno votato per bocciare la proposta di riforma.
Dura opposizione contro il governo
Il motivo dello schieramento della sinistra contro la legge sull’immigrazione in Francia è stato spiegato dal partito dei Verdi:
Questo disegno di legge sull’immigrazione fa parte di uno sforzo per criminalizzare e stigmatizzare gli immigrati, sostenuto da esponenti della destra e del centro a livello nazionale ed europeo.
Ritengono questo progetto di legge troppo repressivo. Viene inasprito l’accesso all’assistenza medica urgente per i migranti irregolari, limitate le condizioni in cui è possibile il ricongiungimento familiare e si riduce il sostegno finanziario dello Stato per i migranti irregolari. I partiti di sinistra chiedono ai deputati e ai ministri francesi di “chiarire la loro posizione e di riaffermare il loro impegno per un’Europa equa, inclusiva e rispettosa dei diritti umani”. In riferimento all’Europa, si schierano anche contro il Patto europeo sull’asilo e la migrazione, affermando:
Il patto sull’asilo e la migrazione, lungi dal risolvere le carenze del regolamento di Dublino, non è altro che un’aggiunta di misure repressive e discriminatorie volte a rinchiudere, ed espellere, le persone che fuggono dal loro Paese
Senza la maggioranza del governo molte forze di opposizione francesi chiedono lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale. Tra queste c’è il Rassemblement National, partito di estrema destra, e il partito di estrema sinistra La France Insoumise, che vuole un ritorno alle urne.
Il presidente Macron ritiene però fondamentale che venga approvata questa legge sull’immigrazione. La prima ministra Elisabeth Borne ha diverse opzioni di fronte alla presa di posizione della sinistra contro la legge sull’immigrazione: o rimandare il disegno di legge al Senato o sottoporlo a una commissione mista di sette deputati e sette senatori per trovare un compromesso o abbandonare del tutto il progetto di legge o forzare l’approvazione appellandosi all’articolo 49.3 della Costituzione francese, fino ad ora possibilità che è sempre stata esclusa.