Il sindaco leghista che vieta l’accattonaggio ai profughi

Fonte: .catanzaroinforma.it

I migranti non possono pagare, le coop sì”. Con queste parole il sindaco leghista di Borgosesia, Paolo Tiramani, motiva l’ordinanza che prevede una multa per le cooperative che ospitano i profughi che vengono individuati a chiedere l’elemosina.

Il primo cittadino leghista, da anni promotore del pugno di ferro contro l’accattonaggio, è stato uno degli artefici della delibera che rappresenta una rarità nel suo genere: tenendo conto delle condizioni di povertà in cui versa il migrante, si multa la cooperativa che dovrebbe coinvolgere i richiedenti asilo in progetti di integrazione. La somma da pagare parte da 250 euro e può arrivare sino a 1500 euro, oltre che avere la possibilità di segnalare l’accaduto al prefetto.




Questa delibera segue quella emanata dal sindaco Michela Rosetta che prevede multe salate per chi affitta immobili col fine di ospitare richiedenti asilo e profughi: le sanzioni vanno da 150 a 5mila euro. E sempre nello stesso comune, poco tempo prima, erano stati vietati parco giochi e mensa scolastica a coloro che non risultavano in regola col pagamento delle tasse: tra questi, un numero cospicuo era rappresentato dagli appartenenti alla comunità marocchina.

Il sindaco leghista, Tiramani, prova a spiegare i motivi di questa scelta che sin da subito ha scatenato numerose proteste: “Siamo stufi di vedere profughi, che ci costano 35 euro al giorno, chiedere l’elemosina davanti ai supermercati di Borgosesia e di altri centri valsesiani, oppure nei mercati. Significa che le cooperative che dovrebbero gestirli dormono, anziché impegnarli nei progetti in cui dovrebbero. Quindi è giusto multare loro”.

In questi mesi – prosegue il sindaco – ho ricevuto parecchie segnalazioni da cittadini che lamentano l’incremento della presenza di persone dedite all’accattonaggio nel territorio comunale. Quotidianamente viene appurato che le persone che mendicano in prossimità di supermercati, sono ospiti presso strutture di accoglienza di comuni limitrofi appositamente impegnate nella gestione degli immigrati e pertanto il verbale di accertamento e contestazione della sanzione pecuniaria sarà inviato anche al responsabile“.

Sempre secondo Tiramani questa delibera si allinea alla promessa elettorale fatta ai cittadini ovvero di aumentare la sicurezza e alla volontà di impedire qualsiasi forma di accattonaggio a coloro che “manteniamo quotidianamente pagando loro vitto, alloggio, spese telefoniche, sigarette e videopoker vari”.

Dorotea Di Grazia

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