Il sindaco di Paternò Nino Naso è stato coinvolto in un’indagine sulla gestione delle aste giudiziarie.
Il sindaco di Paternò Nino Naso
Assieme all’assessore Pietro Cirino, il sindaco di Paternò Nino Naso è al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Catania riguardante presunti legami con la mafia nell’ambito delle aste giudiziarie. L’inchiesta, che coinvolge un totale di 56 persone, ha visto un blitz ordinato dal Gip (Giudice per le indagini preliminari) Sebastiano Di Giacomo Barbagallo.
Nel contesto politico di Paternò, emerge il coinvolgimento di Salvatore Comis, barbiere del paese, candidato al Consiglio comunale nelle elezioni amministrative del 2022. Comis, inizialmente aspirante sindaco per contrastare la ricandidatura di Nino Naso, è stato coinvolto nell’inchiesta insieme al sindaco stesso e all’assessore Cirino.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il sindaco di Paternò Nino Naso avrebbe accettato di ricevere voti provenienti dal clan mafioso Morabito-Rapisarda, impegnandosi a fornire qualcosa in cambio. L’intermediario per l’accordo sarebbe stato l’assessore Cirino, il quale avrebbe fatto da tramite tra la politica locale e gli esponenti mafiosi. Le conversazioni intercettate suggeriscono accordi per favorire determinati interessi politici in cambio di sostegno elettorale.
Progetto elettorale e alleanze sospette
Le conversazioni intercettate rivelano il tentativo di individuare un candidato sindaco alternativo all’attuale sindaco di Paternò Nino Naso, con Comis proposto come possibile candidato e Benvenga come suo vice. Tuttavia, emerge anche un possibile movente personale, legato a un presunto favore non concesso a un parente di Comis da parte di Naso. Le intercettazioni indicano un’intenzionale strategia di alleanza tra politica e criminalità organizzata per influenzare le elezioni comunali.
Le conversazioni intercettate evidenziano promesse di favori politici in cambio di sostegno elettorale, con menzioni di posizioni lavorative nel settore della raccolta dei rifiuti e di altre deleghe amministrative. La presunta alleanza tra Comis, l’attuale sindaco di Paternò Nino Naso e Cirino sembra mirare a consolidare il potere politico locale attraverso accordi con esponenti della criminalità organizzata.