C’era una volta Candela
Un paese pieno di storia, che negli ultimi anni ha conosciuto un consistente declino. Un declino di natura demografica: il paese, oggi, conta solo 2700 abitanti. Una situazione che preoccupa non poco Nicola Gatta, sindaco del comune pugliese.
Stiamo parlando di Candela, piccolo centro in provincia di Foggia. Un paese antico, ricco di stradine caratteristiche e monumenti risalenti al Barocco, che gode di un panorama superbo. Purtroppo rischia di diventare una “città fantasma”, in quanto i giovani si trasferiscono sempre più spesso altrove, in cerca di un lavoro. Restano perlopiù persone anziane: una realtà sempre più diffusa in Italia.
La missione del sindaco
Nicola Gatta, primo cittadino di Candela, vuole riportare il paese agli antichi splendori, ovvero agli 8000 abitanti degli anni Novanta. Il sindaco è al suo secondo mandato, e si sta mobilitando per risollevare le sorti del piccolo centro pugliese. Tanto per cominciare, monumenti, piazze e stradine sono stati restaurati e adesso sono aperti al pubblico per le visite guidate.
Inoltre, allo scopo di attirare sempre più turisti, Gatta e il suo vice Stefano Bascianelli stanno facendo una grande pubblicità a Candela. Il paese, infatti, sta ospitando fiere e festival in modo da attrarre un gran numero di visitatori e, ovviamente, nuovi residenti.
«La qualità della vita è ottima. Non ci sono crimini da 20 anni», dice Bascianelli.
Il bonus economico
Oltre alla pubblicità e agli eventi, Candela è al centro di un’altra grande iniziativa. Gatta offre, infatti, un bonus economico a chiunque voglia trasferirsi nel paesino pugliese. Tale bonus arriva fino a 2000 euro.
«Daremo 800 euro per i single, 1200 per le coppie, da 1500 a 1800 euro per i nuclei familiari composti da tre membri e 2000 euro per le famiglie di 4 o 5 persone», spiega Bascianelli.
Nell’offerta è compresa, inoltre, anche un’eventuale esenzione dalle tasse sui rifiuti e per gli asili pubblici. Per entrare in possesso del bonus vi sono, ovviamente, delle condizioni. Oltre a prendere la residenza, bisogna affittare una casa e avere un’occupazione con uno stipendio di almeno 7500 euro l’anno. Bascianelli ha giustificato queste condizioni, sostenendo che non vogliono dare l’errata convinzione che sia possibile vivere sulle spalle del comune.
Le prime famiglie
L’idea di Nicola Gatta ha già avuto i primi risultati. Sei famiglie provenienti dal Nord Italia si sono trasferite a Candela, inserendosi pian piano nella realtà del paesino pugliese. Alcuni hanno aperto nuove attività, altri hanno speso il bonus economico per farsi raggiungere dalle famiglie. A quanto pare, altri cinque nuclei familiari sono in attesa di trasferimento.
Finora l’iniziativa ha dato esito positivo. Il sindaco, il suo vice e i residenti di Candela sperano vivamente che il piccolo centro possa tornare ai suoi 8000 abitanti e ad ospitare turisti desiderosi di riscoprire l’arte barocca e la tranquillità che solo un piccolo paesino può dare.
Veronica Suaria
Ciao, vorrei sapere se hai il link dove posso fare una registrazione per alloggiare in candela.
Sarò molto grato se potete aiutarti.