Sindaco Cambiano sfiduciato per lotta contro abusivismo

Angelo Cambiano è stato sfiduciato, con 21 voti, dal Consiglio comunale e di conseguenza non è più sindaco della città di Licata. L’ormai ex primo cittadino, negli ultimi mesi, è stato al centro dell’attenzione mediatica per la sua lotta ferrea contro l’abusivismo edilizio tanto da mettere in pericolo la sua stessa vita visto che sono state incendiate due sue abitazioni.

Nonostante gli siano state affiancate due scorte proprio per questi episodi, Cambiano non ha mai modificato la sua linea politica e ha pagato a caro prezzo la sua battaglia contro gli immobili che occupano la fascia entro i 150 metri del litorale.




L’ex sindaco, in merito alla sfiducia, ha dichiarato: “Mi accusano di non aver fatto arrivare al Comune risorse e finanziamenti, ma non è vero perché ho portato oltre 52 milioni di euro. Il vero motivo lo sanno tutti, qual è ma non hanno il coraggio di dirlo. Io me ne torno al mio mestiere di insegnante di matematica, ma la politica qui dovrà assumersi le sue responsabilità: quella di dire alla gente che un sindaco che fa niente di più che il suo dovere viene cacciato meno di due anni dopo l’inizio del suo mandato”.

La mozione  era stata firmata da 16 consiglieri e bastavano anche solo venti voti per sfiduciare Cambiano: ne sono giunti addirittura 21. Ma l’ex primo cittadino non ci sta a farsi cacciare via senza una motivazione valida e per questo ha annunciato che impugnerà l’atto visto che “le motivazioni riportate nella mozione sono solo bugie”. Nell’ultimo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha aggiunto: “Ringrazio quanti hanno creduto in me e mi hanno sostenuto in questi due anni. Ringrazio quanti hanno lavorato non per la città ma per la sfiducia dal giorno dopo le elezioni: anche loro mi hanno spinto a Fare sempre di più!  Auguro a questa città, la mia città che un giorno possa finalmente avere una politica degna che non sia fatta di vincitori o di vinti ma di persone che sappiano lavorare fianco a fianco per la città mettendosi al servizio della città e non servendosi di essa”.

È stato difficile essere Sindaco di una città tanto problematica – ha concluso – ma è stato al contempo un vero onore per me. Io e la mia Amministrazione ci abbiamo messo impegno, dedizione e passione.  Ma quanto accaduto oggi dimostra che la politica delle “promesse” e dei tornacontismi alla fine resta sempre in piedi. Da giovane Licatese questo è quanto mi amareggia di più.

Nei giorni scorsi Cambiano ha ricevuto numerosi atti di stima e solidarietà, tra cui quello del duo Ficarra e Picone che in un tweet hanno messo in evidenza le somiglianze tra lui e il sindaco protagonista del loro ultimo film ovvero “L’Ora Legale”.

In una Italia dove ormai sono onnipresenti, in ambito politico, fenomeni di collusione e di disinteresse nella gestione della “Cosa Pubblica”, bisogna sostenere concretamente chi attua una politica a favore della legalità. Cacciandoli via si crea un pericolosissimo precedente, utile a giustificare e a diffondere la mentalità del “girarsi dall’altra parte” e del clientelismo.

  Dorotea Di Grazia

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