Silvana De Mari condannata:”Omosessualità contro natura”

“OMOSESSUALITÀ CONTRO NATURA”

La sentenza del Tribunale di Torino ha dell’incredibile perché è la prima condanna per frasi diffamatorie contro la comunità LGBT.  È un traguardo  storico in mancanza di una legge contro l’omofobia. Un movimento omosessuale non ha mai  vinto una causa per diffamazione . Silvana De Mari aveva sostenuto che “nel momento del gay pride, le malattie sessualmente trasmissibili aumentano”. Dovrà pagare una multa di 1.500 euro superiore rispetto a quella chiesta ieri dal sostituto procuratore, Giuseppe Riccaboni; oltre al risarcimento delle due associazioni, il Coordinamento Torino Pride e la Rete Lenford, con una provvisionale di 2.500 euro ciascuno.

La condanna di Silvana De Mari

L’ avvocato del Torino Pride, Nicolò Ferraris sostiene: “Alcune affermazioni sono state ritenute diffamatorie, quanto alle altre attendiamo conoscere le ragioni della sentenza”. Invece la De Mari controbatte:“Sono molto contenta di essere stata assolta per aver detto quello che penso” in quanto il giudice Melania Eugenia Cafiero l’ha ritenuta colpevole solo per alcune affermazioni. E ha aggiunto: “Era un mio diritto parlare in quella maniera e continuerò a farlo, perché è il mio dovere di medico”. Secondo la procura di Torino, la dottoressa “offendeva in più occasioni l’onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale.

Silvana De Mari

Dichiarazioni contro l’omosessualità

Il Pm aveva richiesto di non applicare la possibilità di ricorrere alla condizionale per questa condanna. Questo a causa del continuo linguaggio usato durante le trasmissioni televisive. L’ultima era stata a 8 e mezzo su LA7. Per non contare che durante la trasmissione La Zanzara, in onda su Radio 24, la De Mari aveva sostenuto che i rapporti omosessuali sono una violenza fisica di iniziazione al satanismo. Non contenta aveva continuato nel suo blog e in altri articoli a sostenere che: “se si stabilisce che l’omosessualità non è un disordine, allora anche la pedofilia lo può essere altrettanto”. E ancora: “Il movimento Lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia”.

Il difensore di Silvana De Mari, Mauro Ronco, ritiene che la condanna si riferisca «soltanto a una frase rivolta al movimento Lgbt». Mentre l’ avvocato Poté controbatte:«L’auspicio è che il legislatore intervenga con una legge contro l’omofobia». Intanto il 21 marzo il Circolo “Mario Mieli” di Roma porterà nuovamente a processo l’imputata per lo stesso tipo di reato.

 

Patrizia Puglia

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