Una trista vicenda sta scuotendo il Sudafrica e in particolar modo una delle sue metropoli principali, ovvero Città del Capo (la terza per numero di abitanti), dove a causa della forte siccità e della crescita della popolazione (superati i 4 milioni di abitanti ), nel giro di pochi mesi resterà senz’acqua.
La situazione naturalmente è già abbastanza deficitaria in questo momento, ma secondo le previsioni, entro la metà di aprile (il giorno zero è stato stimato tra il 16 e il 21 per l’esattezza), scatterà ufficialmente il protocollo d’emergenza con l’interruzione della fornitura di acqua e l’attivazione di 200 punti di distribuzione sparsi per la città.
Al momento sono state disposte delle misure cautelari per evitare consumi inutili, come ad esempio il lavaggio dell’auto, il riempimento delle piscine e all’irrigazione dei giardini e soprattutto è stato stabilito il limite di 50 litri d’acqua al giorno per i residenti di Città del Capo.
Il fattore che più di tutti ha portato a questa condizione è la siccità che ha afflitto l’intero paese nel corso del 2017, ma che si protrae ormai da tre anni (ritenuti tra i più secchi di sempre). Le dighe che sono disposte nelle zone montuose intorno alla città, ora sono piene al 17%, contro il 77% del settembre 2015, prima dell’avvento dell’aridità.
L’amministrazione comunale ha di fatto sottovalutato il problema e ora nonostante stia cercando di ovviare, non c’è più molto tempo. Ovviamente i cittadini sono furiosi per queste tempistiche tardive, anche perché i vari progetti di impianti di desalinizazzione dell’acqua, in passato sono sempre stati respinti.
Inoltre Città del Capo è una delle mete turistiche più gettonate del Sudafrica e dell’intero continente e ciò potrebbe comportare un drastico calo di visitatori, sicuramente non affascinati dalla prospettiva di trascorrere le vacanze senz’acqua.
Nel caso la malaugurata ipotesi che finisca l’acqua dovesse realmente concretizzarsi, sarebbe la prima volta per un paese ritenuto sviluppato.
Antonio Pilato