I dati forniti dal Cnr e quelli dell’Autorità di Bacino del Po presentano una situazione davvero critica per quanto riguarda la siccità che ha colpito il Nord Italia.
Secondo questi recenti dati, infatti, negli ultimi tre mesi, in queste zone, ha piovuto il 40% in meno degli ultimi 30 anni. I dati peggiori riguardano il Piemonte, in cui si è registrato un -84% rispetto agli ultimi anni. I meteorologi spiegano che ha piovuto soltanto il 16% rispetto al solito. L’ultima precipitazione risale al dicembre scorso e, fino ad oggi, i fiumi sono rimasti asciutti. Tutte le regioni del Nord e una parte delle regioni del Centro Nord stanno soffrendo gli effetti disastrosi causati dalla siccità.
Tuttavia, gli esperti del settore hanno spiegato che, secondo i vari dati e le statistiche aggiornate nel corso del tempo, l’inverno, solitamente, nel Nord Italia è molto secco e presenta poche piogge. Il vero problema, in questo caso, riguarda una mancanza di precipitazioni che risalirebbe ad alcuni mesi prima dell’inizio dell’inverno. Quindi, già a partire da settembre, ottobre, le precipitazioni sarebbero state scarse se non del tutto assenti.
Nel Nord Italia, tuttavia, a mancare non è stata soltanto la pioggia. Anche la neve ha scarseggiato sui monti. La neve è una risorsa importante per i territori circostanti perché contribuisce all’apporto di acqua nei campi soprattutto all’inizio della primavera, quando le temperature un po’ più calde ne favoriscono lo scioglimento e l’arrivo a valle per dare ristoro ai campi già assetati a causa della leggera calura primaverile.
La causa della mancanza di neve è da ricercare nelle alte temperature che si sono registrate quest’anno, superiori rispetto alla media di ben 2,5 gradi.
Questo ha impedito alla neve di accumularsi sui monti, favorendone l’immediato scioglimento. Gli studiosi affermano che, ad impedire l’arrivo della pioggia, l’accumulo della neve e l’abbassamento delle temperature, possa essere una barriera invisibile di alta pressione che impedirebbe il passaggio alle correnti fredde provenienti dall’Atlantico che potrebbero portare le piogge.
La mancanza di acqua porta con sé molteplici problemi legati al settore dell’agricoltura e dell’allevamento. Inoltre, la mancanza di acqua rende il territorio meno fertile e molto più arido e questo potrebbe causare un aumento nell’incidenza di frane o alluvioni. Tuttavia, stabilire quando pioverà non è semplice. I meteorologi hanno previsto una settimana di piogge in tutta Italia e, in alcune zone, anche qualche fenomeno nevoso.
Certamente, un dato concreto è che il Paese si trova nella morsa della siccità e che uno dei pochi provvedimenti che possiamo prendere riguarda un reale e concreto cambio di rotta. Tutto questo è, infatti, causa del cambiamento climatico in atto. L’Italia si avvia, piano piano, a diventare un Paese dal clima tropicale, in cui le precipitazioni sono scarse e concentrate soltanto in pochissimi e brevi periodi dell’anno. Per evitare che ciò accada possiamo certamente influire sui nostri comportamenti e, seppur nel nostro piccolo, possiamo iniziare a fare qualcosa per tutti noi. Anche un solo, piccolo cambiamento potrebbe essere importante e, sicuramente, a lungo andare farebbe la differenza, per ognuno di noi.