Siamo solo una specie evoluta di scimmie su un pianeta minore di una stella media. Ma siamo in grado di capire l’universo. Questo ci rende qualcosa di molto speciale.– Stephen Hawking
Sarà anche vero quello che ha scritto il dottor Stephen Hawking ma guardandomi attorno dubito che una parte consistente della nostra specie sappia comprendere non dico l’universo, ma neppure concatenazioni di pensiero che vadano oltre il “fame-mangiare” e il “sonno-dormire”.
Probabilmente siamo così stupidi per nostra scelta, una scelta della quale però, risulta essere difficile capirne le motivazioni.
Siamo talmente stupidi che spesso credo sia una scelta precisa della quale però non capisco le motivazioni, una scelta autodistruttiva non diversa dal fumare 40 sigarette al giorno, ubriacarsi a ripetizione, strafogarsi di cibi malsani, rovinarsi al gioco, gonfiarsi di botulino e silicone o bruciarsi il cervello con le droghe sintetiche.
Quindi la stupidità come vizio del pensiero e in quanto tale altamente selettivo. La stessa persona su questioni specifiche dimostra l’intelletto di un ciottolo di fiume ma appena l’argomento cambia ritorna nella normalità o magari più dotata di altri. Non si spiegherebbe altrimenti come il Durigon, la Brigliadori o il Pappalardo abbiano potuto non dico fare carriera, ma neppure mantenersi in vita una volta liberati dal controllo dei genitori.
Mi piace pensare a no-vax e loro succedanei in questi termini e deve per forza essere così visto che questa non trascurabile minoranza come tutti gli altri svolge lavori di responsabilità, pilota aerei, insegna nelle scuole, dirige strutture, scrive libri. Se la loro stupidità fosse a 360 gradi là fuori sarebbe una quotidiana carneficina.
Vittime di un vizio pericoloso che a differenza degli altri danneggia l’intera società e non solo loro stessi, ma idealmente non diversi dagli alcolisti anonimi e dai ragazzi di San Patrignano.
Per questo vanno aiutati, con la forza se necessario.