Dovremmo essere tutti dei piccoli alchimisti in questa vita chimica. Una frase che racchiude tutto o niente, ma forse dovremmo esserlo davvero. Cosa potrebbe significare secondo voi? Per me, una nuova generazione di vita che non sa più cosa vuol dire poter trasformare le cose, ma semplicemente volerle avere cosi come sono. Siamo la generazione dalle scarpe perfette, senza neanche un graffio che possa raccontare qualche trasformazione. Detta così, sembrerebbe una situazione alquanto incomprensibile, ma se dovessimo andare oltre, potremmo interrogarci su chi era e cosa faceva l’alchimista.
L’alchimista concentrò la propria attenzione sui tempi della natura: riteneva che tutte le cose, compresi i metalli e i minerali, nascessero, crescessero e maturassero nelle viscere della terra impiegando tempi diversi e assai lunghi. Intendeva collaborare con la natura, agire sulla materia in modo da modificare, accelerare i tempi impiegati dalla natura stessa. Secondo lui la realtà presentava sì una molteplicità apparente di cose diverse ma era essenzialmente una, era un’unità (“il tutto è uno”): in quanto operatore, l’alchimista con il suo sapere era in grado di accelerare il processo di perfezionamento del creato.
L’alchimista oggi potrebbe esistere come una “nostra figura interiore”? Non sono una matta e vorrei sottolinearlo, ma secondo me potrebbe sussistere. Come? Partiamo da un presupposto: da ciò che siamo si potrebbe ricavare in alcuni casi ciò che potremmo fare o ciò che vorremmo fare, quindi in ognuno di noi dovrebbe esserci un piccolo alchimista pronto a cambiare, trasformare tutto ciò che non vuole in tutto ciò che vuole?
Questa è una mia teoria immaginaria, è difficile poterla spiegare e ne sono consapevole, forse in pochi potrebbero stare dietro ad una discussione del genere, ma sono convinta che tutti quanti dovremmo cercare di poter cambiare ciò che accade, dalla piccola alla grande scala, parlando anche di potere. Il potere è un grande esempio di alchimia oggi, potrebbe realmente cambiare ciò che vuole in modo tale che tutto diventerebbe possibile, dal potere politico a quello personale, senza intaccare valori costituzionali nel primo ed esistenziali nel secondo caso.
Riuscire a sorridere anche in un periodo non floreale per esempio potrebbe essere una grande prova alchimistica, come riuscire a superare i problemi proprio quando potrebbero sembrare abnormi o trasformare la propria passione in un lavoro, inventare parole e riuscirle a cantare, sognare una casa e realizzarla. Siamo tutti dei piccoli alchimisti, basta semplicemente pensare a cosa vorremmo realmente fare o essere, per poterlo trasformare. In realtà il vero “oro” siamo noi, il difficile è scoprirlo.