La 24enne Lin Ying Ying si sveglia dopo 8 mesi di coma e accusa il fidanzato Liu Fenghe
La notizia arriva dalla Cina e ha dell’incredibile. Per 8 mesi Liu Fenghe, da bravo fidanzato, veglia la sua amata finita in coma a seguito di un’aggressione. L’uomo non si è mai allontanato dalla donna e ha sostenuto una spesa superiore a 27.000 euro di spese mediche. Sui social, durante la convalescenza di Lin, è stato definito “fidanzato modello” e “fidanzato eroe“.
Per 8 mesi di coma i medici hanno apprezzato ogni gesto dell’uomo ritenuto profondamente innamorato. Liu aveva addirittura dichiarato che, qualora la sua amata si fosse svegliata, si sarebbe preso cura di lei anche se fosse rimasta sulla sedia a rotelle.
Liu aveva raccontato vagamente che l’aggressione era stata attuata da un gruppo di malviventi, forse per un tentativo di rapina. La ragazza si sveglia e dopo tre mesi è in grado di parlare nuovamente. In poche e concise parole Lin descrive ai suoi genitori il dramma: “è stato lui“. I medici hanno subito raccontato a Lin la virtù dell’uomo che non si è mai allontanato da lei. Pensano sia una donna fortunata. Eppure, così non è.
La giovane donna rivela alle autorità che più volte Liu le aveva fatto violenza. L’ultima volta sarebbe potuta esserle fatale e forse il rimorso e la paura delle conseguenze avevano spinto Liu a crearsi una maschera d’amore perfetta.
Lin ha raccontato che a scatenare la furia dell’uomo è stato il fatto che la donna avesse bruciato del pane nella pasticceria che i due gestivano insieme. L’uomo l’ha colpita in testa con un mattarello e ha continuato a percuoterla finché la donna ha perso i sensi.
Una storia che ha dell’incredibile. Amore manifesto che nasconde violenza latente. L’uomo è stato portato via dalle autorità e la donna è finalmente libera.
Denunciare è fondamentale.
Maria Giovanna Campagna