Oggi il mondo dello spettacolo piange: a 90 anni si è spenta Sandra Milo, indimenticabile icona del cinema italiano.
Il mondo dello spettacolo piange la perdita di un’indimenticabile icona, la talentuosa attrice Sandra Milo, scomparsa questa mattina all’età di 90 anni nella sua abitazione a Roma e tra l’affetto dei suoi cari come aveva richiesto. A renderla nota è stata la famiglia dell’attrice. La notizia ha gettato nel lutto gli appassionati di cinema e coloro che hanno seguito la sua straordinaria carriera nel corso degli anni. Una donna che si è distinta per la sua straordinaria bravura e capacità di interpretare qualsiasi ruolo che le veniva proposto, facendo sognare il pubblico da casa.
Sandra Milo, all’anagrafe Salvatrice Elena Greco, nata nel 1933, ha raggiunto il culmine del successo grazie alla sua straordinaria versatilità e al suo carisma unico. La sua carriera, iniziata negli anni ’50, l’ha vista emergere come una delle attrici più rispettate e amate del panorama cinematografico italiano. Con oltre sei decenni di carriera, Milo ha incantato il pubblico con la sua presenza magnetica e la sua abilità di interpretare una vasta gamma di ruoli, dalle commedie brillanti ai drammatici capolavori.
Il debutto al cinema arrivò nel 1955, al fianco di Alberto Sordi nel film Lo scapolo di Antonio Pietrangeli e da quel momento la carriera di Sandra Milo non si è più fermata. Il primo ruolo importante risale al 1959 nel film Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini, in cui Sandra Milo interpretava il ruolo di una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. L’anno successivo arrivò un ruolo simile in Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli e lo stesso anno recitò in Asfalto che scotta di Claude Sautet al fianco di Lino Ventura e Jean-Paul Belmondo. Fin da subito, dimostrò le sue doti e la sua bravura come attrice.
Nel corso degli anni, Sandra Milo ha lavorato con alcuni dei più grandi registi del cinema italiano, tra cui Federico Fellini, con il quale ha collaborato in molte pellicole indimenticabili. La sua interpretazione in “8½” del 1963 le ha valso una nomination agli Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista, consolidando ulteriormente la sua reputazione internazionale. Fellini la chiamava Sandrocchia, così era affettuosamente soprannominata da lui, con cui Milo ebbe una relazione clandestina durata ben 17 anni.
L’ha così ricordata Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, con queste parole:
«Sandra Milo è stata un’icona del cinema italiano. Musa di Federico Fellini, memorabile nella sua pellicola 8½ del 1963, nello stesso anno fu protagonista anche ne ‘La visita’, film ambientato nella nostra città e diretto da Antonio Pietrangeli».
Nonostante la sua avanzata età, Milo ha continuato a essere un punto di riferimento nel mondo dello spettacolo, ispirando generazioni di artisti con la sua dedizione e il suo impegno. La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di commozione tra colleghi, fan e critici cinematografici, che hanno espresso il loro cordoglio attraverso i social media e dichiarazioni pubbliche.
La carriera di Sandra Milo è stata caratterizzata da una straordinaria coerenza artistica e da una passione inesauribile per il cinema. Il suo contributo al mondo dello spettacolo rimarrà inciso nella storia del cinema italiano.
È con profondo dolore così che il mondo dello spettacolo saluta oggi la scomparsa di Sandra Milo, come già visto, leggendaria attrice del cinema italiano. La quale ha lasciato dietro di sé un’eredità artistica che continuerà a ispirare le generazioni future. Il mondo dello spettacolo perde oggi una delle sue stelle più luminose, ma il ricordo di Sandra Milo continuerà a vivere attraverso le sue indimenticabili interpretazioni sul grande schermo, e resterà vivo nei cuori di coloro che hanno amato e apprezzato il suo straordinario talento.
Patricia Iori