Senegal: aggravata la salute di Ousmane Sonko, aveva intrapreso lo sciopero della fame nel carcere in cui era detenuto.
Si è aggravata la salute di Ousmane Sonko, leader dell’opposizione in Senegal.
Sonko era un possibile candidato alle elezioni presidenziali, che si era opposto fermamente contro il proprio avversario politico, Macky Sall, attuale presidente del Sengal.
La prima accusa contro Sonko sarebbe stata quella di violenza sessuale ai danni di una giovane massaggiatrice. I fatti sarebbero avvenuti nel 2021 in un salone di bellezza di Dakar.
La donna che ha denunciato Sonko ha, inoltre, dichiarato di aver ricevuto minacce di morte dallo stesso. Dopo l’assoluzione dall’accusa di stupro e da quella di intimidazioni, però, Ousmane Sonko è stato comunque arrestato lo scorso luglio colpevole di “corruzione di giovani”.
Dalla condanna hanno avuto inizio le manifestazioni, i sostenitori di Sonko hanno inscenato proteste per difendere il loro leader. È pensiero comune che Sonko sia stato incastrato e incarcerato a causa di un complotto del governo entrante. Sonko, oltre ad opporsi a Sall, si era posto contro l’establishment e il ritorno di un nuovo colonialismo francese.
Lo scorso 17 ottobre l’uomo ha intrapreso lo sciopero della fame, non si tratta della prima volta che Ousmane prende questa decisone. Tuttavia, a differenza delle altre volte, in questa occasione la sua salute sembra vacillare.
Secondo Cire Cledor Ly, uno dei suoi avvocati, il politico si trova ricoverato in terapia intensiva presso un ospedale a Dakar in seguito a un coma profondo. Il 23 ottobre Sonko stava già dando segnali di cedimento con il principio di un primo coma da cui si era però ripreso lo stesso giorno.
La sua condizione è descritta come “molto debole,” questo drammatico sviluppo solleva nuove domande sulla sua detenzione e sulle ragioni che l’hanno causata. Cire Cledor Ly sostiene che il governo avrebbe gli strumenti necessari per porre fine all’ingiusta detenzione del suo cliente e scagionarlo, così, da reati mai commessi.
Tuttavia, il Senegal non è lo Stato di diritto che finge di essere. I cittadini protestano da agosto contro il presidente Macky Sall. Il governo in occasioni delle manifestazioni, in tutta risposta, ha bloccato l’accesso a Internet. La motivazione ufficiale sarebbe che i video caricati online della protesta inciterebbero alla violenza.
Sull’attuale presidente gravano accuse di violenza contro il popolo e corruzione. Il governo ha attaccato i manifestanti con vere e proprie armi da guerra e Ousmane Sonko in occasione delle stesse poteste ha ricevuto accuse fittizie. Si attendono ora gli sviluppi sulla salute di quest’ultimo, una vita che il governo senegalese rifiuta di voler salvare.