Sherry Johnson a 11 anni è stata costretta a sposare il ragazzo che l’ha violentata. Chiede una legge per fissare il limite minimo di età per il matrimonio.
Sherry Johnson, ragazza americana ha deciso di raccontare di quando poco più di una bambina è stata costretta a sposare il suo stupratore. La sua storia è stata pubblicata dal New York Times e stupisce perchè è avvenuta in uno dei paesi che dovrebbe essere più avanti di tutti gli altri in materia di diritti umani.
Eppure non è così, la storia di Sherry, dimostra che c’è un’altra faccia dell’America, quella arretrata, quella ancora puritana. Quella che permette ad una bambina di contrarre matrimonio. Sherry non ci sta e decide di parlare affinchè venga fatta una legge che fissi un limite minimo di età per potersi sposare.
Sherry Johnson ha solo 11 anni quando viene violentata da un ragazzo di 20 anni. La violenza genera un figlio e la sua famiglia vuole farla sposare per evitare uno scandalo.
Sherry fa parte di una comunità molto religiosa che fa capo alla chiesa pentecostale. La famiglia e gli ufficiali della Chiesa decidono di optare per la soluzione del matrimonio onde evitare problemi con le autorità.
Un destino che accomuna molte bambine prima di lei e dopo di lei che hanno subito violenze. Violenze anche dagli stessi membri anziani della Chiesa. Quelle stesse violenze che anche Sherry ha subito prima ancora di venire violentata dal ragazzo che è stata costretta a prendere come marito.
Il matrimonio infatti veniva favorito da quegli stessi rappresentanti della Chiesa pentecostale che facevano violenze sulle bambine della comunità.
Ed ecco che Sherry Johnson è stata costretta a crescere in fretta, mettendo al mondo un figlio dopo l’altro come se fosse una sorta di incubatrice, mentre il marito non si occupava minimamente di lei e dei suoi bambini.
In paesi come l’Alaska, la Louisiana e la Carolina del Sud non è raro trovare casi di matrimoni in precoce età.
“In Florida non puoi ottenere un lavoro, non puoi avere un’auto, non puoi ottenere una licenza, non puoi firmare un contratto di locazione se sei minorenne, quindi perché permettono a qualcuno di sposarsi quando sono ancora così giovani?” è quello che Sherry si domanda. (The Post Internazionale)
Ed è quello che ci domandiamo anche noi. Ci si batte per assicurare i diritti umani in paesi del mondo che per cultura religiosa o popolare costringono le bambine a sposarsi. Invece gli stessi diritti non vengono assicurati in primis dai paesi “civilizzati”.
Una storia che fa riflettere tanto sulle contraddizioni della società che a parole si reputa evoluta ma nei fatti mente a se stessa.
Laura Maiellaro