A volte succede che le cose di cui hai bisogno compaiano davanti ai tuoi occhi l’attimo dopo in cui le hai richieste. A volte succede anche che questi oggetti ti salvino la vita. Shecall è uno di questi.
Progettato da Daniele Treccani con il design di Stefano Soave, Shecall è un bracciale che aiuta tutte le donne in caso di pericolo.
Vi è mai capitato di tornare a casa, in inverno, alle sei di sera, e di sentire una presenza dietro di voi che vi segue da un paio di isolati? E avete mai avuto l’istinto di lasciare le borse e prendere il telefono per chiamare qualcuno?
Bene, Shecall vi renderà la vita un pò più semplice. Questo infatti è un dispositivo che permette alla persona che lo indossa di mandare un allarme. Tramite un piccolo test iniziale, il braccialetto riesce a captare il battito della donna in “stato di quiete”. Non appena la persona si sente in pericolo e il suo battito si fa più veloce, Shecall manda un allarme.
Come spiega Daniele Treccani: “è molto più facile azionare un bottone mentre si è tranquilli che non quando ci si sente in pericolo.”
Shecall infatti ha un meccanismo “al contrario”, ovvero l’allarme si aziona in base alla nostra percezione di pericolo, e quindi all’aumentare del nostro battito cardiaco. Non appena ci accorgiamo che questo è un falso pericolo, basta disattivare l’allarme stesso dall’app sul telefonino, oppure direttamente dal bracciale.
Per fare tutto questo Daniele e i suoi investitori hanno utilizzato 300 mila euro, “5800 tazze di caffè e 8500 ore di test.”
Il costo per la cliente, invece, sarà di 180 euro che comprendono il bracciale completo, l’app e un cavo magnetico per ricarica. Una somma piuttosto esigua rispetto a quello che può fare. Pensate che sei mesi di ceretta pagherebbero questo bracciale in gemma di alluminio per salvarvi la vita.
Sul sito ufficiale viene spiegato in maniera dettagliata e semplice cosa fa Shecall: “Ascolta il tuo cuore grazie a biosensori integrati. Si connette al tuo smartphone grazie al bluetooth low energy. Interagisce con l’app dedicata e sofisticati algoritmi proprietari. Illumina, perché la luce può essere molto utile. Vibra per comunicare con te sottovoce.”
In un mondo dove sono 652 mila le donne stuprate ogni anno e 746 mila i casi di mancato stupro, un bracciale può davvero salvare la vita.
E chissà, magari tra una decina d’anni tutte noi avremo al polso questo bracciale. O magari saremo così fortunate da non trovarci più in una situazione di pericolo.
“Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni.” (Martin Luther King)
Federica Castellini