Vittorio Sgarbi era intervenuto alla Camera dei Deputati, scagliandosi duramente contro la magistratura italiana. All’accusa di mafia che ha generalmente rivolto a tutto il corpo giudiziario del paese, ha risposto Giusi Bartolozzi di Forza Italia.
Bartolozzi ha espresso soprattutto dispiacere e indignazione per le accuse di Sgarbi, soprattutto per il fatto che fossero estremamente generiche, facendo di tutta l’erba un fascio.
Vittorio Sgarbi ha iniziato ad inveire contro la deputata Bartolozzi. E, dopo essere stato richiamato all’ordine per ben due volte da Mara Carfagna, che presiedeva la sessione, se l’è presa anche con quest’ultima.
Insulti sessisti e parolacce a cui la Carfagna si è opposta invitando Sgarbi a lasciare l’aula. Il critico d’arte non ha preso bene la richiesta, tanto che alla fine è stato necessario l’intervento dei commessi per prenderlo di peso e trasportarlo fuori dalla Camera.
In poche ore le immagini di Sgarbi espulso dal Parlamento sono diventate virali sui social network, dove la scena è stata accostata alla Deposizione del Caravaggio.
L’episodio è la perfetta rappresentazione della politica italiana, specialmente negli ultimi anni.
In un panorama istituzionale ormai votato alla spettacolarizzazione di ogni procedura e di ogni dibattito, capita che i politici dimentichino la differenza tra la Camera dei Deputati e lo studio di Barbara D’Urso. Soprattutto, capita che gli opinionisti televisivi finiscano in Parlamento.
Vittorio Sgarbi è l’esempio perfetto di una politica fatta di urla e di violenza. Se a molti fa ridere, o quanto meno sorridere, vederlo contorcersi agitato mentre la vigilanza gli prende braccia e gambe per trasportarlo fuori, in realtà di simpatico c’è molto poco.
Nel corso degli ultimi anni un certo tipo di linguaggio è diventato sempre più la norma. La violenza verbale dei talk show televisivi ha abituato i cittadini a lasciare che il dibattito democratico si trasformasse in polemica inconcludente e violenta.
Se l’insulto viene utilizzato come unico modo di confronto dai protagonisti di un quale reality show però poco importa. Tutto cambia quando invece i rappresentanti del popolo diventano incapaci di intavolare conversazioni civili e quasi competono per fare la stupidaggine della giornata.
Marika Moreschi
Siamo caduti talmente in basso, che da quest’abisso non potremo che rialzarci… spero.
Grazie. Molto bello l’articolo.
Un saluto,
Marina