Sex Education torna su Netflix con la seconda stagione, riconfermandosi una delle serie più geniali della piattaforma e non il solito teen drama.
Dopo un anno di estenuante attesa ritorna la serie originale Netflix Sex Education, dal 19 gennaio disponibile sulla piattaforma. Il finale di stagione si era concluso con i protagonisti Otis, Meave e Eric nel bel mezzo di un gran casino esistenziale, lasciando in sospeso molti interrogativi.
La seconda stagione risponde a tutte le perplessità degli spettatori con l’ironia e la stravaganza che ormai la caratterizzano. Ancora una volta la serie riesce a parlare con schiettezza e intelligenza di sesso, non solo agli adolescenti, ma anche agli adulti, cosa che troppo spesso nella vita reale ci si dimentica di fare.
Una società sessualizzata, ma piena di taboo
È vero infatti che oggi viviamo in una società fortemente sessualizzata, in cui è giustificabile che una donna nuda pubblicizzi caffè o un profumo, ma in cui, allo stesso tempo, rimane ancora un taboo parlare di mestruazioni o sesso sicuro con le generazioni più giovani.
L’ educazione sessuale oggi si riassume con un’illustrazione delle nostre parti genitali su un libro di scienze. Ecco che ci si informa nei modi più criptici e segreti possibili. Racconti di amici che l’hanno fatto, ricerche su internet con navigazione in incognito. Per non parlare di quando si passa all’azione, entrare in farmacia per comprare profilattici o un test di gravidanza diventa una vera walk of shame e non un atto di responsabilità e maturità.
Il dialogo come missione impossibile
Inoltre si trascura completamente che la sessualità riguarda una sfera intima interiore, strettamente legata allo sviluppo psicologico e caratteriale. Garantire questo percorso dovrebbe essere una responsabilità sia scolastica che familiare, nonostante l’abbattimento dell’imbarazzo e l’inizio di un dialogo sembrino impossibili.
Per la seconda volta Sex Education porta a termine questa complessa missione, mandando un messaggio chiaro e per tutti: il sesso è una parte naturale e fondamentale nella nostra vita, è giusto essere informati ed è giusto farlo al meglio.
Anna Barale