Il terzo attentatore che Sabato scorso ha partecipato agli attentati di Londra era transitato presso l’aeroporto di Bologna nel Marzo 2016. I servizi segreti italiani erano stati come al solito eccellenti nel bloccarlo e nel segnarlo alle autorità competenti.
Youssef Zaghba, questo il suo nome, cercava di prendere un volo per la Turchia, finalizzato a raggiungere la Siria. Un anno fa si trovava all’aeroporto Marconi di Bologna con uno zaino ed un biglietto di sola andata per Istanbul. Fermato per un controllo, probabilmente di routine, dalle autorità italiane, era apparso subito molto agitato. Aveva destato più di un sospetto. A quel punto gli vennero sequestrati sia il passaporto che lo smartphone. Verrebbe da dire fortunatamente. Tanto che al suo interno furono trovati alcuni video di contenuto religioso, e sembrerebbe, inneggianti all’Isis, l’organizzazione jihadista salafita attiva in Siria e Iraq.
A differenza di quanto accaduto in passato in altri paesi dell’Unione europea, le autorità italiane non hanno esitato un solo istante ad includere il soggetto nella lista dei potenziali terroristi attivi tra l’Europa ed il Medio Oriente. Inoltre non lo segnalarono subito ai servizi segreti britannici e marocchini.
Infatti colui che poi avrebbe agito Sabato scorso negli attacchi al London Bridge è un italo marocchino con madre residente in Italia.
Intanto la polizia di Londra ha reso nota l’identità degli altri due attentatori di Sabato. Ma è polemica sulla sicurezza. Nei prossimi giorni, il paese europeo più colpito dagli attacchi di natura terroristica negli ultimi tempi, è chiamato alle urne.
Theresa May, agli occhi del popolo e dei media britannici, è accusata di essere poco credibile per non aver garantito la sicurezza da Ministro degli Interni dell’ultimo governo conservatore uscente.
Salvatore Rizzo
Grazie dell’articolo. Un buon contenuto.
Dobbiamo capire tutti che in questa epoca di scoppiati mentali che si inneggiano a una religione di cui non sanno nulla l’unica vera sicurezza è data dalla coscienza di noi cittadini. Coscienza, attenzione, prontezza: See Something Say Something. Vivere la nostra vita ma sempre con attenzione agli scemi. Un occhio vigile a chiunque faccia stranezze identificabili con aspetti religiosi che deve essere immediatamente segnalato. E se ci siamo sbagliati, tanto meglio.
Siamo noi gente comune che uniti facciamo massa, milioni di occhi che non perdonano l’imbecille, il povero idiota per il quale la vita non vale nulla e vuole portarci via con lui. Insomma gente, siamo noi la vera sicurezza, rendiamocene conto. Attiviamo la nostra coscienza, la nostra attenzione a ciò che ci circonda, non cambiando alcuna abitudine o serenità, ma valorizzandole con una presenza più cosciente. Le polizie del mondo possono aiutarci, ma tutti uniti in massa occhiuta… siamo noi la vera difesa contro le bestie disumane.
See Something, Say Something.
Una bella riflessione dopo la lettura della pubblicazione. Ti ringraziamo Riccardo, un abbraccio.