Il mal da serie tv

Quando finisce una serie tv siamo definitivamente persi, vuoti, senza un obiettivo. Ci sentiamo come in balia delle onde, con una sorta di mal di mare.

Abbiamo dosato e dilatato gli ultimi episodi per non rischiare di finirli in qualche giorno , abbiamo creato suspense ed immaginato il finale ancora per un po’ma non c’è stato verso o soluzione, siamo giunti all’ultimo episodio e forse non è nemmeno finita come ci aspettavamo

Così le nostre vite sembrano all’improvviso non avere più un senso, né uno scopo, e ci chiediamo come potrà essere lo stesso senza quel tuffo in un mondo che sembra ormai appartenerci dalla nascita. Ci sentiamo così legati a protagonisti e a luoghi che in un battito di ciglia sono divenuti così familiari e naturalmente presenti nella nostra quotidianità. Intavoliamo discorsi con amici aggiungendo le frasi e i modi dire dei nostri protagonisti preferiti che spesso ci assomigliano parecchio, e che vivono sfortune o situazioni buffe e imbarazzanti proprio come noi.

Capita, persino, di inserire la colonna sonora della serie tv nel cd o nella play list dell’auto, ritrovandoci poi a cantarla a squarciagola mentre al semaforo il conducente dell’auto di fianco ha una sorta di ghigno stampato in volto.

Quando vediamo gli attori che hanno interpretato personaggi diventati i nostri idoli non riusciamo ad immaginarceli nella loro vita reale, smascherati dei tratti che li hanno sempre contraddistinti nelle parti che recitavano. kaley Cuoco non può essere altro che Penny di The Big Bang Theory, difficilmente si può immaginarla diversamente con altri amici meno nerd e un altro fidanzato bello quanto lei ma meno bizzarro di Leonard. Allo stesso modo credo che vedere la “fotocopia” di Sheldon Cooper adattarsi alle convenzioni sociali, senza la passione per Star Wars e il rifiuto per il genere femminile e a volte anche per quello umano, sarebbe davvero strano e irreale.

Le serie tv ci catturano con le loro trame annodate che applicate alla vita reale ci sembrerebbero bizzarre e proprio per questa ragione abbiamo bisogno di una dimensione dove tutto questo è possibile, dove esagerare e andare otre gli schemi non ha conseguenze su noi stessi se non una risata o un’emozione. Certo forse sarebbe opportuno non alienarsi dalla vita reale ma se siamo d’accordo sul fatto che  “la moderazione è la virtù dei saggi”, allora potremo senza problemi dedicarci a questo passa tempo rilassante senza che ci danneggi.

 

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