La serie tv ha invaso, ormai, tutti i canali. È difficile non trovare una serie tv in qualsiasi canale.
Quando persona torna a casa sfinita dalla giornata lavorativa, di solito, si siede pesantemente sul divano, prende il telecomando (lo scettro del potere) in mano e inizia a saltare da un canale all’altro fin quando non trova qualcosa di suo gradimento.
Ultimamente son spuntate come funghi le serie tv che hanno quasi surclassato i film (con le loro mega produzioni).
Il dito sul telecomando decide di fermarsi sul canale che più attira lo spettatore che quasi si libera della stanchezza riportata a casa. Si siede più comodo e inizia ad entrare nella parte dei protagonisti.
Passano le sere e lo spettatore casuale diventa un fan della serie tv!
Dalla seduta sciatta si passa alla seduta composta e alla ciotola di pop corn vicino.
Il fan è importante per una serie tv perché dà giudizi riguardo ciò che vede e la produzione dovrebbe fare attenzione alla valutazione di chi rimane in ascolto per tutti i 40/45 minuti.
Molte produzioni pensano solo al ricavato senza soffermarsi al giudizio dell’osservatore.
E si vede!
Come vampiri sdentati
Per citarne qualcuna, l’ottava serie tv The vampire diaries è finita in modo ridicolo, frettoloso, senza pensare alle sette serie addietro.
Non facciamo spoiler, ma la fine di questa serie tv ha riportato alla mente la fine della serie Lost (ma che fine è?Son quasi otto anni che i fan seguono questa serie)! Anni per inventare come catturare la curiosità degli spettatori per non annoiarli e far perdere la voglia di sintonizzarsi su quel canale, buttati in una puntata.
Tra i commenti positivi (in molti credevano che questi avessero visto un’altra serie perché di positivo non c’era nulla) spuntavano commenti negativi di chi giudicava la puntata come una doccia fredda dove la fine sembra tagliata per non perdere altro tempo.
Tra alti e bassi in varie stagioni perché spiccava la noia a causa della non originalità, ci si aspettava una fine più degna.
Per fortuna ci sono i criminali
La serie tv Criminal Minds, che ha innumerevoli fan, ha preso una piega diversa a causa della lite che è scoppiata tra il produttore/sceneggiatore e l’attore Thomas Gibson. Ma criminal minds è Aaron Hotchner e questo i fan lo notano.
L’attore in questione non c’è più nel cast (la produzione non è scesa a patti con gli spettatori che minacciavano il boicottaggio) e si vede! Lui era l’anima del gruppo e se si considera che altri personaggi lasciano per motivi vari, la serie non si regge più con attori che possono stare solo dietro ad una figura forte. La serie va avanti solo perché le storie attirano gli spettatori, ma il vuoto lasciato da un personaggio che è lì dalla prima serie si sente (fosse morto il personaggio sarebbe stato diverso).
Comunque è trapelata la notizia che ci sarà anche una tredicesima stagione.
Le serie son tratte dai libri, di solito, ma la storia non si rispetta
Il trono di spade (the game of thrones), anche se i lettori hanno un diavolo per capello con la serie che è andata avanti rispetto alla storia cartacea, continua a mietere vittime… in molti cadono affascinati nella ragnatela delle battaglie per il trono (anche notando tutte le discrepanze tra libri e serie).
Creare una serie che accontenti gli spettatori è difficile perché molti son diventati esigenti e ripudiano la solita “americanata”, ma una volta che si ha una storia ottima non la si può rovinare con una fine indegna (frettolosa e incurante del resto fatto fino a quel momento).
Cambiamenti sì, per rinnovare, per spolverare la consuetudine, ma cambiare per stravolgere o per chiudere una serie perché son finiti i libri ai quali attingeva o perché si son creati aspri rapporti tra i protagonisti è pazzesco.
Lo spettatore deve essere osannato visto che segue per anni le vicissitudini di certi personaggi e grazie a lui i produttori della serie guadagnano!
Marianna Di Felice