Serie A: quanto valgono realmente le vittorie delle Big

Con il primo weekend di Serie A alle spalle, è giusto chiedersi il reale valore delle vittorie riportate dalle big del nostro campionato.

I risultati maestosi di Juventus, Napoli, Inter e Milan, infatti, devono essere presi con le pinze, dato che nascondo molte imperfezioni nei meccanismi delle squadre interessate.




Juventus

A prima vista, il roboante 3-0 inflitto al Cagliari sembra essere il segnale che la Juve continua ad la schiaccia sassi che abbiamo ammirato negli ultimi anni, cinica e spietata. In realtà, nonostante l’apparente tranquillità, la squadra di Allegri ha presentato molte cose che non vanno assolutamente.

Il primo spunto di riflessione lo da la difesa, che inevitabilmente sta risentendo della diaspora di Leonardo Bonucci; il reparto che negli ultimi anni è stato il vero punto di forza nella lotta al dominio della Serie A, ha mostrato alcune falle spaventose, che sono state tappate da un incomparabile Gigi Buffon, che a 40 anni dimostra di essere ancora il più grande di tutti.

L’assenza di Bonucci, si è fatta sentire anche nella fase di impostazione del gioco, dato che ne Rugani ne tantomeno Giorgio Chiellini hanno le qualità di palleggio e la visione del campo del neo capitano del Milan. L’arrivo di un giocatore come Matuidi, grazie alla sua duttilità, può senza dubbio aiutare Max Allegri a risolvere questi problemi

Segnali confortanti, invece, arrivano dal reparto offensivo, che potrebbe finalmente vedere la definitiva consacrazione di Paulo Dybala come superstar di livello mondiale. Segnali importanti, aspettando Dogluas Costa e Bernardeschi, sono arrivati anche dal resto degli attaccanti.




Inter

Buona la prima per la squadra di mister Luciano Spalletti, o quasi. Infatti, anche se sembra assurdo da dire, il 3-0 inflitto alla Fiorentina non può soddisfare al 100% il mondo neroazzurro.

I problemi ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. Quello più è senza dubbio la mancanza di personalità che si avverte nel reparto di centrocampo, dato che gli ex Borja Valero e Vecino sembrano giocare con timore e con scarsa aggressività. Molto buona, invece, la prestazione del giovane Skrinjar, che è riuscito a chiudere perfettamente i pochi spunti della formazione viola.

Un altro problema su cui Spalletti dovrà necessariamente lavorare è la tenuta mentale della squadra, dato che nel secondo tempo l’Inter è tornata ad essere quella dello scorso anno, un’accozzaglia di giocatori che non riesce a stare insieme su un campo di calcio.

Dare un giudizio è ovviamente prematuro, ma a differenza delle altre Big i neroazzurri sembrano dover ancora lavorare molto per poter ambire al trono della Serie A

Napoli
Vince, convince, straconvince la squadra di Maurizio Sarri, che contro il Verona dimostra di essere già pronta per affrontare la grande stagione che l’aspetta.
Gli azzurri hanno disputato una gara fantastica, nel segno del gruppo, che dovrà essere la vera arma in più della stagione. Proprio come contro il Nizza, Sarri ha impostato la partita all’attacco, esprimendo il solito gioco spumeggiante, che tende ad esaltare tutto il talento di Lorenzo Insigne, migliore in campo senza ombra di dubbio.
Grande importanza avrà anche la modalità con la quale Sarri gestirà Mertens e il redivivo Milik, autore di una solidissima prestazione.
La strategia  del Ds Giuntoli è partita alla grande, ora sta a Sarri e ai suoi uomini cercare di conquistare la Serie A e spodestare la Juventus.




Milan
Continua a marciare il Milan di Vincenzo Montella che,  dopo i tre successi in Europa Legue, vince anche la prima partita del campionato di Serie A.
Buone indicazioni per la formazione di Montella, che continua a valorizzare l’enorme talento proveniente dal settore giovanile grazie alle esplosioni di Donnarumma, Locatelli e adesso del nuovo bomber Patrick Cutrone, e alle importanti conferme di giocatori come Suso, migliore in campo con 1 goal e 1 assist.
Il Crotone è ovviamente un test al quale bisogna dare il giusto peso e sicuramente il Milan avrà problemi in avanti, ma la strada presa è quella giusta, dato che è la strada che può portare il Milan a tornare nell’elitè del calcio mondiale.
Francesco Merendino

 

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