Parabola, la manifestazione dell’associazione Ultima Voce dedicata alla parola, ha visto concludersi il secondo appuntamento chiamato ” Sentimenti in_versi “. Giovedì 17 maggio scrittori, poeti e semplici amanti della poesia e della scrittura, pubblico e attori teatrali, hanno dato vita ad una serata caratterizzata da una grande partecipazione e dal connubio formato dalla poesia e dalla rappresentazione teatrale.
Ad aprire la serata, proprio la La compagnia teatrale Arcobaleno Bianco di Pino Verdosci e Irene Ascolese, con la performance chiamata “Il timido” di Walter Chiari, che ha visto coinvolti gli attori Luigi Elemento, R. Ano, proprio nei panni di Walter Chiari, e Amalia Schiano.
A proporre il primo intervento letterario è stata “un’amica”, ormai, di Parabola, Giovanna Balsamo, che con la solita impeccabile interpretazione ha presentato al pubblico tre poesie: “Peppina Raniere”, “A’ mpicciona” e “Core nsisto”, poesie presenti nei suoi libri “Poesie in dialetto napoletano” edito “Freccia d’oro” e “Declamando e raccuntanne – GA Edizioni”.
Alla sua prima partecipazione, Maria Clotilde Cundari ha colpito tutti per capacità esplicativa e rappresentativa attraverso le poesie “Mi manchi”, “Quel senso di infinito” e “Divagazioni”, tutte tratte dal libro double face dal doppio titolo (Emozioni in parole – ‘E parole dolore).
La serata è proseguita con le rappresentazioni teatrali “Piazza Spiox” di Vincenzo Salemme, con Margherita Dellongo e Alessandro Cavaliere, e con la simpaticissima “La lettera”, che ha coinvolto i talentuosi Irene Ascolese e Pino Verdosci.
La poesia ha ritrovato nuovamente spazio grazie alla sensibilità di Flora De Biase che ha interpretato “Essendo vivi” e “L’immenso blu” tratte dalla raccolta “Emozioni in petali” e l’inedita “Il suo nome”.
Da segnalare l’omaggio a Sergio Calvo, poeta puteolano scomparso di recente, con la lettura della poesia dal titolo “la goccia” ad opera del direttivo di Ultima Voce.
L’evento letterario e teatrale non poteva che concludersi nel clima che ha sempre caratterizzato “Parabola“, allegria e tanti sorrisi dopo l’interpretazione di un grande classico napoletano: “La cammesella” del 1875, con Titti Russo e Pino Verdosci.