Senti che puzza tra un selfie di Salvini e l’altro

Tra un selfie e l’altro Salvini disprezza la legge e sfoggia la vigliaccheria di chi sa che tanto riesce a schivare i processi, figuriamoci le multe.


Non ce la fa, è più forte di lui. Mascherina sotto il mento (utilissima), selfie appiccicato alla gente, sguardo sprezzante di chi sa di poter fare il ca**o che vuole, infrangendo qualsiasi regola.

Il problema è un altro: questa foto l’ha postata lui. Da giorni documenta sui social il suo tour elettorale e mette soltanto immagini in cui è in mezzo a decine di persone, senza indossare la mascherina. È una strategia precisa, ogni sua mossa su Internet è studiata nei minimi dettagli, dal post del buongiorno con il caffè per attirare i settantenni buongiornisti fino ai video di Sallusti, Porro, Giordano e gli altri suoi lacchè.


Che messaggio vuole lanciarci con queste fotografie?
So soltanto che i comuni mortali si beccano 400 euro di multa se si abbracciano per strada, se si siedono in tre su una panchina, se scordano la mascherina a casa. Salvini disprezza le regole e la legge, è risaputo, ma la meschinità più grande è l’ostentazione di questo menefreghismo, la vigliaccheria di chi sa che tanto riesce a schivare i processi, figuriamoci le multe. Non gli è bastata la figura di mer*a in diretta nazionale da Floris: continua imperterrito a mostrare la sua irresponsabilità atavica.


Fossi un medico o un infermiere (categorie che lui usa nei suoi discorsi per raccattare qualche voto) gli sputerei in un occhio.
Nel frattempo la Lombardia, la SUA Lombardia, è ancora sotto un treno. Pensasse a governare meglio una regione che è stata falcidiata dal suo partito e dalle sue decisioni scellerate.


Salvini rappresenta la parte peggiore dell’Italia e degli italiani, è riuscito a racchiudere tutto il liquame nauseabondo, quello composto da arroganza, odio, prepotenza, ignoranza e inciviltà, in un’unica persona.
Tornasse a sputare sul tricolore e a insultare i meridionali, invece di ergersi a paladino della patria dal basso della sua grettezza. Omino squallido.

Mattia Madonia

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