A Savona, medici sotto accusa per avere operato decine di pazienti al seno gratis. Le donne fingevano di avere avuto il cancro.
E’ successo a Savona, decine di pazienti hanno subito interventi di aumento del seno senza sborsare un euro. Grazie alla complicità di chirurghi, si giustificavano gli interventi come prestazioni professionali di “natura oncologica” a scapito del Sistema Sanitario Nazionale.
I medici accusati sono in tutto quattro ed operavano a Pietra Ligure, in provincia di Savona. Ma non solo interventi di aumento del seno ma anche liposuzioni e rinoplastica erano all’ordine del giorno. La giustificazione formale di questi interventi era: “gravi motivi di salute derivanti da interventi oncologici”. In realtà, le donne sottoposte a tali interventi, non avevano avuto nessun tipo tumore.
Le indagini sono state avviate la scorsa estate dalle Fiamme Gialle liguri, che hanno effettuato dei controlli nelle strutture ospedaliere di Savona. Le pazienti, con la complicità dei medici, riuscivano a superare le liste d’attesa e ottenevano le prestazioni senza versare un solo euro. Tutto ciò a discapito dei pazienti ammalati veramente di tumore.
Le persone che hanno beneficiato di questi interventi ammontano a 37. Sono accusate insieme ai quattro medici di peculato e falso ideologico finalizzato alla truffa aggravata. Il danno provocato alle casse dello Stato ammonta a circa 600 mila euro, come riferisce il Messaggero, che ha diffuso la notizia.
Rifarsi il seno, oppure il naso o addirittura subire la liposuzione gratis a discapito di persone malate, è sconcertante e becero. La truffa più grande non è alle casse dello Stato ma alle persone malate di cancro. Spesso, esse non possono permettersi le cure e vivono nella speranza delle lunghissime liste d’attesa.
A quanto pare, il peso della bilancia è tutto spostato sul piatto dove poggia “l’estetica” a discapito di quello della “salute”. Ed è ancora più grave che chi permette tale scempio sono le stesse persone che dovrebbero farsi garanti della salute dei pazienti, i medici per l’appunto.
Laura Maiellaro