Se sei immigrato e aiuti una ragazza ubriaca ti becchi quattro mesi di carcere

ragazza ubriaca immigrato Andrea Umbrello

1. Castellaneta Marina (Taranto), un immigrato senza fissa dimora soccorre una ragazza ubriaca che è svenuta sulla spiaggia – le getta acqua sul viso e prova a rianimarla.

2. Il fidanzato della ragazza, anche lui ubriaco, rompe una bottiglia di birra in testa all’immigrato, lo accusa di aver provato a violentare la fidanzata e dà l’allarme.

3. La folla inferocita prova a linciare l’immigrato, che fugge, ma viene ritrovato poco dopo dalla polizia – con la testa ancora sanguinante.

4. Il Ministro delle Interiora rilancia la notizia su tutti i social, promettendo al suo folto pubblico che, grazie al suo decreto sicurezza, queste “bestie” saranno rispedite a casa loro.

5. La Lega organizza inutili ronde su quella stessa spiaggia, scatenando l’ira e la derisione dei frequentatori abituali.

Totale: dopo 4 mesi di carcere il presunto stupratore viene assolto con formula piena, da un collegio di sole donne, perché il fatto non sussiste.

Sintesi:
– Una bottigliata in testa.
– Un tentativo di linciaggio sulla spiaggia.
– Un successivo tentativo linciaggio mediatico (riuscito) ad opera di un Ministro che ti definisce pubblicamente “bestia”.

4 mesi di carcere.

Tutto questo per aver provato ad aiutare una ragazza ubriaca.

Perché in questo Paese l’immigrato è sempre colpevole, mentre l’italiano “giustamente castiga” quelle che se la vanno a cercare.

Perché l’ex Ministro dell’Interno giocava a fare l’influencer, speculando puntualmente sulla cronaca nera, con grande spregio della Giustizia e del ruolo istituzionale che ormai riveste a nome e per conto dell’intero Paese.

Perché la verità è che a troppi italiani della sicurezza non importa nulla.

Sono solo sporchi razzisti.

 

Guido Saraceni

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