1. Castellaneta Marina (Taranto), un immigrato senza fissa dimora soccorre una ragazza ubriaca che è svenuta sulla spiaggia – le getta acqua sul viso e prova a rianimarla.
2. Il fidanzato della ragazza, anche lui ubriaco, rompe una bottiglia di birra in testa all’immigrato, lo accusa di aver provato a violentare la fidanzata e dà l’allarme.
3. La folla inferocita prova a linciare l’immigrato, che fugge, ma viene ritrovato poco dopo dalla polizia – con la testa ancora sanguinante.
4. Il Ministro delle Interiora rilancia la notizia su tutti i social, promettendo al suo folto pubblico che, grazie al suo decreto sicurezza, queste “bestie” saranno rispedite a casa loro.
5. La Lega organizza inutili ronde su quella stessa spiaggia, scatenando l’ira e la derisione dei frequentatori abituali.
Totale: dopo 4 mesi di carcere il presunto stupratore viene assolto con formula piena, da un collegio di sole donne, perché il fatto non sussiste.
Sintesi:
– Una bottigliata in testa.
– Un tentativo di linciaggio sulla spiaggia.
– Un successivo tentativo linciaggio mediatico (riuscito) ad opera di un Ministro che ti definisce pubblicamente “bestia”.
4 mesi di carcere.
Tutto questo per aver provato ad aiutare una ragazza ubriaca.
Perché in questo Paese l’immigrato è sempre colpevole, mentre l’italiano “giustamente castiga” quelle che se la vanno a cercare.
Perché l’ex Ministro dell’Interno giocava a fare l’influencer, speculando puntualmente sulla cronaca nera, con grande spregio della Giustizia e del ruolo istituzionale che ormai riveste a nome e per conto dell’intero Paese.
Perché la verità è che a troppi italiani della sicurezza non importa nulla.
Sono solo sporchi razzisti.
Guido Saraceni