Sono i giorni degli ultimi fermenti estivi dove gli ultimi caldi accompagnano le sere dove presto a casa non si torna mai, prima di dormire dentro di se ogni studente sente che il gap tra la fine delle vacanze e l’inizio della routine scolastica, inesorabilmente diminuisce sempre più. Ma solo il giorno prima, o addirittura nella notte che anticipa l’apertura dei cancelli sparsi in tutta Italia ogni ragazzo, indipendentemente dalla classe che frequenta, si porrà le fatidiche domande che tendono ad un’ansia a cui tutti nella vita ci siamo trovati a vivere.
“Cosa mi aspetta quest’anno fra i banchi di scuola?”
Per saperne di più ed essere fedele al pensiero comune che circola nelle teste degli scolari abbiamo chiesto l’opinione a tre di loro.
Giulia frequenterà il terzo anno dell’indirizzo economico sociale del liceo delle scienze umane. Non nasconde che il passaggio dal biennio al triennio con le materie di indirizzo porteranno alcuni cambiamenti come la mole di impegno e di tempo da dedicare allo studio, ciò allo stesso tempo è una motivazione che la spinge a confrontarsi con professori nuovi. Mettersi alla prova è la prima linea guida da seguire; se poi il gruppo classe è unito il cambiamento sarà meno drastico e meno difficile da digerire. Desiderosa di vedere i suoi compagni di classe non nega che un briciolo di nostalgia lo avrà ancora guardando il sole fuori.
Angela si appresta ad affrontare il quarto anno del professionale, precisamente del corso socio sanitario. Lei, a differenza degli altri, non si giudica motivata a rientrare fra i banchi di scuola per il semplice fatto che la routine scolastica la rende nervosa a causa delle pressioni che alcuni professori creano, 5 ore seduta non fanno per lei, inoltre “accusa” alcuni insegnanti di pensare solo ad affrontare il programma come se fossero su binari ben saldi, senza guardare le dinamiche dei ragazzi o comunque senza fare un riferimento a quello che succede nel mondo attuale. La ragazza esprime il desiderio di poter avere un confronto con i professori riguardo l’attualità perché pensa che tale cosa serva a creare dialogo e a farsi un bagaglio culturale molto più ampio, rispetto quello che un semplice libro di scuola ti possa insegnare.
Marco maturando del liceo scientifico tecnologico ha delle aspettative contrastanti riguardo il suo ultimo anno che lo porterà ad affrontare il fatidico esame di maturità. Si sente da un lato spaventato per la prova che lo aspetta a giugno, ma allo stesso entusiasmato. L’esame spezzerà la monotonia di tutti gli anni precedenti e porterà con sé la decisione di quale percorso universitario affrontare. Queste idee gli permettono di trovare motivazioni mai avute prima, vedere in lontananza la fine di un percorso tutt’altro che semplice spinge sulla voglia di fare bene questo anno che probabilmente sarà uno di quelli che ricorderà per sempre.
Buona scuola ed in bocca al lupo a tutti gli scolari italiani, vi auguro che le vostre aspettative prendano forma e vi possano formare al meglio per il futuro!
Sebastiano Aleo