Quando andare a scuola è difficile e prevede percorsi pericolosi e complessi.
In Italia, come nella maggior parte dei Paesi in Occidente, andare a scuola fa parte della solita routine un po’ noiosa di ogni bambino o ragazzo.
Il sentimento più diffuso che questi ragazzini provano nei confronti di questa prassi aleggia tra la scocciatura e il lamento.
Alzarsi presto la mattina non è piacevole a nessuna età, nemmeno quando si va alle elementari. Uscire di casa quando fuori fa freddo o piove, lo è ancora meno.
Tutto sommato però, a parte l’inconveniente della sveglia e del mal tempo, recarsi in aula non richiedere particolari sforzi. In autobus o con la macchina, in pochi minuti si arriva. Per i più fortunati basta anche una bici.
Eppure non sempre andare a scuola è così semplice. Ci sono Paesi in cui a un bambino costa parecchia fatica seguire un percorso di studi, anche basilare. In Cina, che nella sua grandezza comprende ogni sorta di paesaggio e clima, per alcuni ragazzi andare a scuola è una vera e propria impresa. In una piccola località della provincia dello Sichuan, quello che separa la scuola dal villaggio è una scala a pioli che si estende per 800 metri di altezza. Ogni due settimane, un piccolo gruppetto di studenti con età compresa tra i sei e i quindici anni, deve affrontare una pericolosa scalata per poter tornare a casa. Salire e scendere sorreggendosi ai pioli fatti di bambù, senza alcuna misura di sicurezza, è un’impresa non da poco.
In un villaggio dell’Indonesia, alcuni bambini usano un acquedotto per raggiungere la loro scuola. Esso rappresenta una scorciatoia per evitare un percorso lungo e scomodo. Anche se non è per nulla sicuro, i piccoli studenti non si fanno troppi problemi. Con una bicicletta o a piedi, percorrono la struttura sospesa tra la vegetazione.
Nelle Filippine, in un piccolo villaggio a est della capitale Manila, il percorso che porta a scuola è costituito anche da un fiume. Il loro mezzo di trasporto per attraversarlo è un semplice pneumatico gonfio. Oltre alla traversata un po’ problematica, i bambini devono camminare per almeno un’ora prima di giungere a destinazione.
In Colombia, gli studenti che vivono all’interno della foresta devono affidare ad un cavo d’acciaio la loro istruzione. Scivolando ad oltre 50 km/h, i ragazzi “volano” da una sponda all’altra del fiume Rio Negro per raggiungere la scuola.