Le parole di Gasperini sul femminismo fanno scoppiare una vera e propria polemica. L’ex consigliere della Lega di Livorno pubblica un post dove critica il 68′, il femminismo e incita ad un ritorno del patriarcato.
L’assurdità delle parole di Gasperini sul femminismo
Lorenzo Gasperini, ex consigliere della Lega a Cecina (Livorno), coordinatore provinciale Lega Giovani e vice coordinatore regionale Anci Giovani Toscana, pubblica un post in cui attacca il femminismo, il nichilismo, il 68′ e vuole un ritorno al patriarcato. Nel periodo che stiamo attraversando adesso, dove ogni giorno una donna su tre muore è vittima di violenza da parte di un uomo, le parole di Gasperini sembrano essere davvero fuori luogo e fanno infuriare la società.
Oltre all’abolizione del 68′, il leghista si esprime anche a riguardo della legge sull’aborto dicendo:
“bambini innocenti vengono stroncati nel sangue con l’aborto: lo accettiamo dal 1978 e ci stupiamo che oggi per i giovani la violenza sia un normale correlato del piacere, una propaggine del diritto”.
Un’affermazione che fa a dir poco rabbrividire. Gasperini sostiene che l’aborto sia un’incitamento al femminicidio, quindi, tutte le donne che hanno combattuto per ottenere questo diritto potrebbero essere considerate, seconda la sua teoria, causa delle continue violenze sul genere femminile e una giustificazione per gli uomini ad ucciderle. Una tesi che purtroppo non sta in piedi e che ha scatenato numerose proteste tra cui quella di Diego Blasi, portavoce del Pd Toscana:
“deve vergognarsi delle proprie affermazioni: sostenere che la strage a cui assistiamo sia colpa delle libertà acquisite dalle donne fa rabbrividire. Il patriarcato non è la causa ma è il problema”.
Continua la sua scalata verso l’odio con una critica verso gli uomini ormai deboli, secondo lui, e che il ritorno al patriarcato sia l’unica soluzione per combattere queste atrocità:
“Quando c’era il patriarcato agli uomini veniva insegnato che avevano una responsabilità. Ai tempi del patriarcato non si assisteva così frequentemente alla violenza nevrotica e assassina di maschi impotenti. Oggi agli uomini viene insegnato che non esistono identità (gender theory), che la forza superiore che si ritrovano addosso per natura è lì per caso e senza un fine. La responsabilità che la sinistra si sta assumendo sulla pelle delle donne è enorme.”
La debolezza degli uomini è quindi, anch’essa, una causa dei continui femminicidi, il poter scegliere la propria identità è causa dei continui femminicidi, la sinistra è causa dei continui femminicidi. Queste sono le idee di Gasperini che, anziché sensibilizzare la società, incentivare gli uomini a farsi un esame di coscienza e abolire tutti quei valori che negli anni hanno fatto sì che l’uomo potesse considerarsi superiore alla donna e per questo legittimato ad abusarla, vuole riportarli in auge sostenendo che quando c’era il patriarcato l’uomo era più potente e il suo compito era quello di prendersi cura della donna, come se per una donna farsi rispettare debba essere necessario essere protetta da un uomo con una mentalità patriarcale. Il retrogrado Gasperini conclude i suoi post d’odio con:
“Bruciate il femminismo , il nichilismo, il ’68 e ridateci il patriarcato, ora!”,
ma in realtà l’unica cosa da bruciare sarebbero le sue parole.
L’ira del Pd
Il Pd non reagisce benissimo, d’altronde come biasimarlo, alle parole di Lorenzo Gasperini. Diego Blasi, irritato dalle parole dell’ex leghista toscano dice ancora:
“Questo è il vero volto della destra.”
Infatti, non c’è da meravigliarsi se le affermazioni più brutali vengono da politici di destra i quali coltivano una politica conservatrice da secoli.
A tal proposito si esprime anche l’assessore toscano all’istruzione e lavoro, Alessandra Nardini:
“invocare il ritorno del patriarcato come soluzione alle violenze contro le donne e ai femminicidi è semplicemente aberrante.”
Le parole di Gasperini sono davvero nauseanti, il patriarcato c’era, c’è e continuerà ad esserci se la politica continuerà a dar voce ad individui del genere e soprattutto per le donne non ci sarà mai pace fin quando si continueranno a coltivare queste idee.
Ambra Vanella