Dopo le proteste avvenute nel Regno Unito e in Francia, è stato indotto uno sciopero in Germania tra i più importanti degli ultimi anni, con lo scopo di ottenere aumenti salariali
La situazione
Lo sciopero in Germania era stato convocato venerdì scorso da Verdi, il sindacato che rappresenta 2,5 milioni di lavoratori pubblici, e EVG, l’organizzazione dei ferrovieri. La protesta, della durata di 24 ore, ha coinvolto gli addetti di aeroporti, porti, ferrovie, autobus e linee metropolitane.
Lo stop dei voli ha riguardato 380mila passeggeri, colpendo principalmente l’aeroporto di Francoforte e gli scali di Monaco e Stoccarda. I ferrovieri coinvolti nella protesta sono stati 30mila e hanno fermato treni adibiti sia a breve che a lunga percorrenza.
Kristina Loroch, portavoce del sindacato EVG ha dichiarato:
«Specialmente tra i macchinisti la partecipazione allo sciopero è stata altissima. Hanno protestato compattamente perché si sono accorti che sul tavolo del negoziato, nonostante la grave crisi economica, non è stato presentato nulla di serio. Niente su cui si possa discutere con profitto»
Le ragioni dello sciopero in Germania
La protesta è arrivata dopo i casi di Regno Unito e Francia, con lo scopo di ottenere un aumento salariale necessario di fronte all’inflazione. In particolare, il sindacato Verdi richiede un aumento del 10,5% e almeno 500 euro in più in busta paga, mentre EVG rivendica un incremento di minimo 650 euro mensili.
Le associazioni dei datori di lavoro hanno offerto ad oggi un aumento del 5% , con l’aggiunta di due pagamenti di 1000 e 1500 euro, per quest’anno e il prossimo. Queste cifre, non sono tuttavia sufficienti per far fronte alla diminuzione reale dei salari di fronte ad un’inflazione che ammonta all’8,7% (dato di febbraio).
Secondo Deutsche Bank, si tratterebbe di
«uno sciopero eccessivo e sproporzionato, di cui soffriranno milioni di lavoratori, tante imprese, e anche l’ambiente e la protezione del clima. Abbiamo chiesto al sindacato EVG di tornare velocemente al tavolo delle trattative.»
Al contrario Frank Werneke, leader dei Verdi si è espresso in merito alla protesta, affermando che:
«Abbiamo a casa il primo fondamentale risultato. Grazie alle dimensioni dello sciopero i datori di lavoro si sono resi conto in modo inequivocabile che i dipendenti stanno in massa dalla nostra parte. Questo perché nel settore pubblico sono schiacciati dal peso degli aumenti di elettricità, gas e generi alimentari diventati insostenibili. E ciò coinvolge tutti, fino alle fasce di reddito medie.»