Sciopero generale CGIL e UIL contro la manovra di bilancio

G.dallorto, CC BY-SA 2.5 IT , via Wikimedia Commons - sciopero generale

Oggi, venerdì 29 novembre, si tiene lo sciopero generale indetto dai sindacati CGIL e UIL per manifestare contro le misure contenute nella manovra di bilancio proposta dal governo Meloni. L’iniziativa coinvolge tutti i settori pubblici e privati, inclusi sanità, scuola e trasporti, e rappresenta un momento cruciale di mobilitazione sociale. Il settore dei trasporti vedrà una durata ridotta dello sciopero, limitata a quattro ore, a seguito della precettazione di questa settimana imposta dal Ministero dei Trasporti.

Le limitazioni nel settore trasporti

Il ministro Matteo Salvini, supportato dalla Commissione di garanzia sugli scioperi, ha deciso di intervenire per ridurre l’impatto sul trasporto pubblico nella giornata di oggi, dedicata allo sciopero generale. La precettazione ha portato a limitare lo sciopero a quattro ore per il trasporto pubblico locale (9-13) e quello aereo (10-14), mentre il trasporto ferroviario è stato escluso dallo sciopero, avendo già manifestato una settimana prima. Nonostante ciò, Ita Airways ha cancellato diversi voli, e l’ENAC ha reso pubblica una lista di voli garantiti per ridurre i disagi ai passeggeri.

Le ragioni dello sciopero generale

Un bilancio giudicato inadeguato
I sindacati contestano al governo una legge di bilancio ritenuta insufficiente per affrontare le sfide economiche del Paese. Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha denunciato i tagli alla spesa pubblica previsti nel piano strutturale di bilancio, che vincolerebbe l’Italia a sette anni di austerità. Landini ha sottolineato come queste misure danneggino i cittadini, auspicando invece politiche economiche basate su investimenti in settori chiave come la sanità, il welfare e l’istruzione.

Un’azione coordinata e diffusa
Lo sciopero generale non si limita a un’unica manifestazione nazionale ma si articola in eventi e cortei in 46 città italiane. A Bologna, Maurizio Landini guiderà il corteo da Porta Lame a Piazza Maggiore, simbolo della Resistenza partigiana, mentre Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL, parlerà dal palco di Piazza Matteotti a Napoli. Manifestazioni significative si terranno anche a Milano, con un corteo che terminerà in Piazza San Babila, e a Roma, dove i lavoratori sfileranno fino ai Fori Imperiali.

Divisioni e tensioni

La precettazione e le critiche alla Commissione di garanzia
L’intervento della Commissione di garanzia sullo sciopero generale è stato aspramente criticato dai sindacati, che vedono nell’organo un’istituzione sempre più schierata con il governo. Pierpaolo Bombardieri ha definito il Garante un’autorità non più neutrale, sottolineando come la precettazione sia percepita come un attacco diretto al diritto costituzionale di sciopero.



La posizione della CISL
In un contesto già teso, la CISL si distingue per la sua mancata partecipazione allo sciopero generale, continuando una linea politica che la vede spesso in disaccordo con CGIL e UIL. Recentemente, la CISL ha firmato in solitaria importanti contratti nel settore pubblico, alimentando le critiche di essere troppo vicina alle posizioni del governo.

Solidarietà politica e motivazioni 

Un’ampia adesione politica
Lo sciopero ha trovato il sostegno di diverse forze politiche, tra cui il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. La segretaria PD Elly Schlein ha dichiarato il suo appoggio ai lavoratori, mentre dal M5S si è levata la voce contro l’intervento del governo nei confronti della mobilitazione sindacale.

L’importanza di una mobilitazione continua
Secondo CGIL e UIL, gli scioperi generali rimangono uno strumento fondamentale per ottenere risultati concreti. Landini ha ricordato come, nel 2021, una mobilitazione simile abbia contribuito all’introduzione del taglio del cuneo fiscale, un risultato che i sindacati rivendicano come frutto diretto delle loro pressioni sul governo Draghi.

Il futuro dello sciopero generale come strumento di partecipazione politica

La giornata di oggi rappresenta un momento chiave nella battaglia per la giustizia sociale e contro l’austerità. Mentre il governo procede con una manovra che i sindacati giudicano insufficiente, la mobilitazione diventa un richiamo a politiche più inclusive e basate sugli investimenti. CGIL e UIL promettono di continuare a lottare per difendere i diritti dei lavoratori e influenzare positivamente le scelte economiche del Paese.

Lucrezia Agliani

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