Come si pongono i quattro principali schieramenti rispetto ai temi più caldi di questa campagna elettorale?
Coalizione di centrodestra, coalizione di centrosinistra (che si presenta senza un programma di coalizione e di cui analizzeremo quindi il solo programma del Pd), Movimento 5 Stelle, e Terzo Polo. Quattro schieramenti e una selezione dei macro-temi su cui verte il dibattito politico di questa campagna elettorale.
Europa ed esteri: tra sicurezza e integrazione
Nessun Paese è un ente a sé stante e non ha senso parlare di politica interna italiana, senza prima inserirla in un più ampio quadro politico internazionale. Sebbene tutti gli schieramenti sostengano l’appartenenza dell’Italia all’Occidente e la solidità delle sue alleanze, Pd e M5S auspicano in particolar modo un multilateralismo che superi lo schema “Occidente contro il resto del mondo”. Allo stesso tempo, Pd, M5S, e Terzo Polo ambiscono a una politica estera, anche a scopo difensivo, comune all’intera Ue, mentre il centrodestra si dichiara comunque favorevole a qualsiasi iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto in Ucraina. Il Terzo Polo, inoltre, individua nell’unanimità del processo decisionale europeo il principale freno a una vera e propria politica unitaria all’interno dell’Ue e propone quindi l’abolizione di questo sistema di voto.
Con il motto “più Italia in Europa e più Europa nel mondo”, il centrodestra punta alla “difesa della Patria” e degli interessi nazionali nel dialogo con l’estero. In particolare, centrodestra e Terzo Polo si impegnano a combattere l’immigrazione clandestina, in favore di flussi migratori regolari e programmati. Entrambi gli schieramenti sostengono inoltre la necessità di aumentare l’efficienza del settore difesa anche a livello di cyber-security. Il centrodestra si impegna a favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari, mentre Pd, Terzo Polo, e M5S propongono strumenti diversi per promuovere l’integrazione e accoglienza dei migranti. Letta mira al superamento della legge Bossi-Fini, Renzi e Calenda propongono l’istituzione di un Ministero per le migrazioni, e Conte punta a un meccanismo comunitario di gestione, accoglienza e ripartizione dei flussi migratori. Inoltre, Pd e M5S vogliono raggiungere l’approvazione dello Ius Schoale.
Istruzione, ricerca e sport
Consapevoli del valore della scuola, dell’università e della ricerca, in quanto “fondamenta della nostra società”, tutti gli schieramenti propongono aree di intervento per rendere la proposta formativa italiana sempre più efficace e accessibile a tutti. A tal fine, il centrodestra si impegna a fornire “maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti”, attraverso strumenti come buono scuola, prestito d’onore, e borse di studio universitarie per merito sportivo. Attraverso l’analisi delle varie condizioni svantaggiate presenti in Italia, il Terzo Polo intende, invece, superare le disparità territoriali che influiscono sulla formazione degli studenti, portando ad esempio a fenomeni di assenteismo e abbandono scolastico. Terzo Polo e M5S riconoscono, inoltre, la necessità di fornire, rispettivamente, maggiore sostegno a studenti con bisogni educativi speciali e fuori sede, e supporto psicologico e pedagogico alla comunità scolastica (proposto anche dal Pd).
Renzi e Calenda vorrebbero portare l’obbligo scolastico a tempo pieno a diciotto anni, potenziare l’insegnamento dell’educazione civica, predisporre un sistema nazionale di valutazione e creare un nuovo modello di formazione professionale. A questo proposito, il centrodestra insiste sull’importanza di un percorso formativo professionalizzante e il M5S propone una “scuola dei mestieri” per valorizzare e recuperare la tradizione dell’artigianato italiano molto cara anche alla destra. A livello universitario, le proposte riguardano invece la riduzione del numero chiuso (M5S), l’accessibilità dei risultati della ricerca (M5S e Terzo Polo), e l’aumento dei fondi per la ricerca. Intenzione del Terzo Polo è poi quella di adottare misure per rendere le università italiane sempre più competitive a livello internazionale.
Il Pd prevede inoltre di stanziare un piano da 10 miliardi che copra “aumento degli stipendi degli insegnanti, edilizia scolastica sostenibile, e libri, mense e trasporti pubblici gratis per studenti con redditi medi e bassi”. Il M5S vorrebbe adeguare gli stipendi degli insegnanti ai livelli europei. La destra invece intende eliminare il precariato del personale docente e puntare sulla sua formazione e aggiornamento. Si impegna inoltre ad ammodernare e mettere in sicurezza gli edifici scolastici esistenti e a realizzarne di nuovi. Similmente, il Terzo Polo conta di riuscire a riqualificare tutti gli edifici scolastici entro i prossimi dieci anni. Terzo Polo, Pd e centrodestra si impegnano inoltre nel potenziamento degli impianti sportivi, interpretando lo sport come strumento per il benessere psico-fisico degli individui.
Il mondo del lavoro e welfare
Quasi come un fronte compatto, in ambito lavorativo, gli schieramenti di centro e centrosinistra propongono l’introduzione di un salario minimo obbligatorio. Il M5S si impegna inoltre nel contrasto al precariato, nel dire basta a stage e tirocini gratuiti e nel rafforzamento del reddito di cittadinanza, mentre il Terzo Polo intende riformarlo e il centrodestra sostituirlo con altre misure. Il centrodestra propone invece un innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità e una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro. Per evitare il ritorno alla legge Fornero, il M5S parla di una riforma delle pensioni che preveda meccanismi di uscita flessibile e ampliamento delle categorie dei lavori gravosi e usuranti. Compaiono inoltre proposte di pensioni di garanzie per i giovani(M5S e Pd), riscatto gratuito della laurea (M5S), e un contributo di 2.000 euro per studenti e lavoratori in affitto con ISEE inferiore a 20.000 euro (Pd).
Punto comune a M5S, Pd e centrodesta è la lotta al lavoro nero e l’attenzione alla sicurezza sul lavoro, mentre i centristi intendono potenziare la cassa integrazione per i professionisti e le politiche attive per gli autonomi. Il M5S propone invece una riforma degli ammortizzatori sociali (prevista anche dal centrodestra) e un nuovo “statuto dei lavori, delle lavoratrici e dei lavoratori” per garantire gli stessi diritti e le stesse tutele ai dipendenti e agli autonomi. M5S e centrodestra rilanciano anche l’edilizia residenziale pubblica con riqualificazione delle periferie e degli edifici già esistenti. Il M5S promette inoltre mutui agevolati per l’acquisto della prima casa e mutui e affitti salva casa.
Per quanto riguarda i giovani, il Terzo Polo intende semplificare l’accesso alle professioni e riformare il programma “Garanzia giovani” per renderlo più efficace. Il centrodestra propone inoltre meccanismi di decontribuzione per giovani under-35 (condivisi anche dal Pd), donne e disabili e incentivi all’imprenditoria soprattutto per chi vive in zone svantaggiate.
Diritti e pari opportunità
In termini di inclusività e diversity, il Terzo Polo si impegna a tutelare i diritti civili e combattere le discriminazioni, mentre non sono presenti riferimenti a queste tematiche nel programma del centrodestra. A tal proposito sono invece, prevedibilmente, più specifici i programmi di Pd e M5S, in cui compare l’intenzione di introdurre una legge contro l’omobitrasfobia e il matrimonio egualitario. Il Pd inoltre parla di una nuova legge sul fine vita in linea con le indicazioni della Corte costituzionale.
Il M5S sottolinea che “se i diritti non sono accessibili a tutti ed esercitabili da tutti, allora sono privilegi” e si impegna pertanto a garantire l’accessibilità di tutti i cittadini alle stesse opportunità. Oltre all’incremento delle pensioni di disabilità, Conte propone misure per il potenziamento degli strumenti per percorsi di vita indipendente delle persone non autosufficienti e delle tutele per i caregiver, noché l’attuazione della legge delega in tema di disabilità. Il Pd promette invece l’attivazione del registro unico del Terzo Settore e una rete più solida e capillare di servizi pubblici per le famiglie. Il centrodestra punta al potenziamento di politiche volte alla piena presa in carico delle persone con disabilità e all’incremento delle relative risorse. Il Terzo Polo invece propone l’istituzione di un “Dipartimento per la terza età” e della figura di “Garante dei diritti della terza età”, azzerando la burocrazia per gli anziani.
Per quanto riguarda le pari opportunità, infine, Pd, M5S e Terzo Polo intendono raggiungere la parità salariale tra donne e uomini. Tutti gli schieramenti si impegnano a sostenere l’imprenditoria femminile e a introdurre misure volte al sostegno della co-genitorialità e della natalità, tutelando le madri lavoratrici. In particolare, centrodestra e Pd vorrebbero offrire servizi gratuiti per i bambini e per le famiglie.
Economia ed ecologia
Sostanzialmente d’accordo sulla necessità di incentivare l’innovazione nell’agricolutura, allevamento e pesca, i quattro schieramenti promuovono filiere sostenibili e misure atte a ridurre la dispersione delle risorse idriche – dal “piano nazionale invasi” (centrodestra), alla legge sull’acqua pubblica (M5S), alla proposta di creazione di nuovi invasi e bacini per trattenere le acque piovane (Terzo Polo). Mentre, poi, la destra propone una politica agricola comune e un piano strategico nazionale che coniughi indipendenza e sostenibilità, i centristi puntano sull’aumento della manodopera, proponendo di prorogare i permessi di soggiorno di tutti gli immigrati attualmente impiegati nel settore agricolo.
Comune agli schieramenti di centro e centrosinistra è l’impegno per il finanziamento dell’innovazione e digitalizzazione del settore industriale, con particolare attenzione alla transizione ecologica delle aziende. In ambito digitale, si parla inoltre di potenziamento delle infrastrutture digitali con estensione della banda ultralarga a tutta Italia (centrodestra, M5S), ma anche della stesura di una Carta dei diritti digitali e della dematerializzazione nella pubblica amministrazione (M5S).
In tutti i programmi sono presenti delle proposte volte a tutelare e sostenere le Pmi, soprattutto per quanto riguarda il settore del Made in Italy. Tutti i partiti, a questo proposito, prometteno di supportare il comparto turistico attraverso misure specifiche volte a renderlo più competitivo a livello internazionale. Anche (ma non solo) per questo motivo, gli schieramenti ritengono essenziale investire nel settore delle infrastrutture, garantendone efficacia, sicurezza e manutenzione ordinaria e straordinaria (M5S, Terzo Polo, Pd) per raggiungere una mobilità sostenibile, anche per quanto riguarda il trasporto delle merci.
Si punta inoltre sulla realizzazione di grandi opere, quali il potenziamento della rete dell’alta velocità affinché colleghi tutta l’Italia (centrodestra, Terzo Polo) e il tanto dibattuto ponte sullo Stretto (centrodestra). I principali lavori di ammodernamento delle infrastrutture riguarderebbe infatti il Sud Italia e rientrerebbero nel programma di riduzione del divario tra Nord e Sud, per cui è già stata stanziata una parte dei fondi del PNRR e a cui gli schieramenti promettono di attenersi.
A livello energetico, infine, tutti gli schieramenti parlano di economia circolare e riciclo dei rifiuti efficiente, attraverso la creazione di impianti di smaltimento sostenibili (M5S, centrodestra, Terzo Polo). Gli obiettivi sono chiari: riduzione delle emissioni e ricorso alle energie rinnovabili – senza dimenticare la necessità di far fronte al caro bollette e di raggiungere l’indipendenza dal gas russo. Tra le proposte, la riattivazione e nuova realizzazione di pozzi di gas naturale (centrodestra, Terzo Polo), il ricorso al nucleare (centrodestra, Terzo Polo), bonus e superbonus edilizi strutturali e superbonus energia per le imprese (M5S), e un piano nazionale per le rinnovabili (Pd).
Riforme istituzionali e fiscali
Diverse sono le riforme istituzionali proposte dagli schieramenti. Mentre il Pd preme per una nuova legge elettorale che coniughi rappresentanza e governabilità, il Terzo Polo indica come antidoto alla sfiducia dei cittadini e all’instabilità dei governi l’elezione diretta, ovviamente previa riforma elettorale, del Presidente del Consiglio, come se fosse il “Sindaco d’Italia”. Di contro, il centrodestra chiede l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, quando invece il M5S promuove l’utilizzo del referendum consultivo come strumento di coinvolgimento della cittadinanza. Conte propone inoltre la “sfiducia costruttiva“, in base alla quale un governo non può essere sfiduciato se contestualmente non si vota la fiducia a un altro esecutivo, il limite di due mandati esteso a tutti i partiti, e la possibilità per il Presidente del Consiglio di revocare i ministri.
Per quanto riguarda la giustizia, Terzo Polo e Pd propendono verso la piena attuazione della riforma Cartabia per garantire la certezza della pena. Terzo Polo e centrodestra inoltre chiedono la separazione delle carriere dei magistrati. Tutti gli schieramenti si impegnano infine nella lotta contro le mafie e la criminalità, promettendo di investire nella sicurezza del Paese.
A livello fiscale, invece, Terzo Polo e M5S vorrebbero la completa cancellazione dell’Irap, centrodestra e M5S promettono un taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori, e il Terzo Polo propone un riforma di Irpef e Ires e, per quanto riguarda l’Iva, il passaggio a un sistema a due aliquote. Centrodestra, Pd, e Terzo Polo garantiscono inoltre una riduzione della pressione fiscale. La destra che respinge qualsiasi forma di patrimoniale e promette l’estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato, il Pd intende ridurre le tasse sul lavoro e rendere il fisco più semplice e leggero, e il Terzo Polo propone di ridurre la tassazione sul risparmio. Il M5S invece parla di “cashback fiscale” con immediata restiduzione delle spese detraibili sostenute con strumenti elettronici.
Sanità
Infine, naturalmente tutti gli schieramenti dedicano una sezione dei loro programmi al tema sanità. Alla luce dell’esperienza della pandemia, Terzo Polo e M5S riscontrano la necessità di riformare il titolo V della Costituzione in materia di autonomie locali. Per quanto ne riconoscano l’importanza, infatti, ritengono essenziale riportare la salute sotto la gestione diretta dello Stato. Per quanto riguarda la pandemia, inoltre, il centrodestra si impegna a contrastare il Covid “attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali“.
Sempre in tema di salute, il Pd promette un aumento degli investimenti nella sanità pubblica e universale, nella medicina territoriale e nell’assistenza psicologica, mentre Conte parla di incentivi ai pronto soccorso e del potenziamento delle terapie più avanzate, con l’intenzione di renderle sempre più accessibili. M5S e Terzo Polo chiedono un aumento della retribuzione del personale sanitario, con Renzi e Calenda che spingono inoltre per una più rapida ascesa di carriera in campo sanitario. Centrodestra e Terzo Polo puntano sull’abbattimento delle liste d’attesa e sui servizi di prevenzione e screening.
Cristina Resmini