Wikipedia e lo scandalo del ricatto

Wikipedia scandalo

Così sono stati bloccati circa 381 account di ricattatori nel Regno Unito. Chiedevano soldi per non ‘macchiare’ le pagine delle loro vittime con notizie negative e diffamatorie.

Londra, 2 settembre 2015 – “Wikipedia usata per ricattare centinaia di persone”.

E’ quanto rivela l’Indipendent, affermando che nel Regno Unito, l’enciclopedia online più famosa al mondo, veniva utilizzata come arma di ricatto, per centinaia di piccoli imprenditori, minacciati da account ricattatori che avrebbero portato correzioni, sui loro profili, diffamatorie e con scopo denigratorio. Wikipedia ha così dovuto bloccare circa 381 account.

Le vittime venivano contattate e ‘invitate’ a pagare una somma ingente di denaro, per ottenere una sorta di protezione ed evitare di essere esposti a informazioni negative sulle pagine di Wikipedia. Sembra che dietro a tutto questo ci sia una rete di cospiratori, in quanto le modifiche che venivano effettuate sui profili erano tutte abbastanza simili tra loro, segno di un evidente schema prefissato. Il giornale rivela che sotto tiro sono finite le persone più disparate: da un noto fotografo di matrimoni del Dorset a un gioielliere di Londra, da alcune starlet a un ex-concorrente del popolare talent show televisivo ‘Britain’s Got Talent’.

Wikipedia è stata fondata nel 2001 a San Francisco, è completamente gratuita e si mantiene in vita grazie alle donazioni. A proteggere l’autenticità delle informazioni che circolano sulle pagine ci sono 250 persone.

Persone che però, come in questo caso, a quanto pare non riescono a tenere tutto sotto controllo e ad arginare gli utenti che, una volta registrati, possono modificare o creare una nuova pagina, lasciando così aperta la porta agli abusi. La web enciclopedia riceve in media tra le 25.000 e le 60.000 richieste al secondo di aggiornamento delle pagine. In totale su Wikipedia – che è visitato da 439 milioni di persone, che ne fanno tra i primi dieci siti al mondo – esistono oltre 35 milioni di voci (pari a 136 milioni di pagine) in 290 ‘lingue’, molti dialetti.

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