Scandalo Banca Etruria: ritorna sotto i riflettori della stampa

banca etruria

banca etruria

L’ex direttore del “Corriere della Sera” Ferruccio De Bortoli, all’interno del suo libro “Poteri Forti” (o quasi), rivela novità sul caso Banca Etruria. Secondo De Bortoli, l’ex ministro delle Riforme Boschi, appena insediatasi nel governo Renzi, avrebbe mostrato un interesse affinché l’istituto Unicredit comprasse Banca Etruria, nel 2015.

L’allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. La domanda era inusuale da parte di un membro del governo all’amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere

scrive così De Bortoli  nel suo saggio.



La Boschi ha sempre negato qualsiasi responsabilità nella vicenda.

Suo padre Pierluigi era allora vicepresidente di Banca Etruria. Un coinvolgimento della Boschi dimostrerebbe un chiaro conflitto d’interessi. Ella sostiene che in alcun modo ha interferito al provvedimento sulle riforme delle banche popolari dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Addirittura, De Bortoli ha citato la massoneria, quando ha parlato della stretta cerchia di Renzi e della vicenda della Banca Etruria. Stefano Bisi, appartenente alla Loggia Massonica e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, risponde a De Bortoli dicendo che la Banca Etruria stava molto meglio quando era gestita dalla massoneria.

Banca Etruria: le dichiarazioni di Delrio

L’attuale Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio rivendica il suo ruolo nel caso di Banca Etruria.

Non ho nulla da nascondere. Mi sono occupato di Banca Etruria come mi sono occupato di Ilva, di Alitalia e tante altre crisi che rischiavano di avere impatti occupazionali, industriali o, come nel caso di Etruria, per i risparmiatori

Tra il 2014 e il 2015 il tema delle crisi bancarie non era ancora esploso. Banca Etruria era uno di quegli istituti in difficoltà. Bankitalia, nel 2013, aveva chiesto un rafforzamento patrimoniale, nel 2014 il ricambio del consiglio e nel 2015, un’aggregazione con una banca credibile e solida.

Delrio, l’allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, chiamò Ettore Caselli. Costui era Presidente della Popolare dell’Emilia Romagna. Egli si sarebbe dovuto occupare della possibile acquisizione di Banca Etruria da parte della banca che ha sede a Modena.

Delrio ha dichiarato che il suo compito altri non era che occuparsi di tutte le crisi aziendali che il governo si era ritrovato ad affrontare in quel periodo. La Banca Etruria era una di queste, pur essendo stata soltanto una piccola banca territoriale in difficoltà. Nessuna pressione da parte del governo ma semplicemente una richiesta d’informazioni.

La Bper ha deciso però di non andare avanti con le pratiche di acquisizione.

Ciononostante, il M5s, dopo le dichiarazioni di Delrio, sostiene l’assoluta necessità di chiamare una commissione d’inchiesta per le banche. I capigruppo del M5s alla Camera e al Senato, Roberto Fico e Carlo Martelli, accusano il ministro Boschi e Delrio su un conflitto d’interesse.

Era stata presentata una mozione di sfiducia per la Boschi già nel 2015 dalle opposizioni. La polemica però non si ferma, in quanto Luigi Di Maio chiede a Gentiloni di toglierle le deleghe.

Ignazio Visco: parla il governatore della Banca d’Italia

Visco viene intervistato dai giornalisti, al termine della conferenza della presidenza italiana del G7 delle finanze a Bari. Egli smentisce il ruolo che Banca Italia ha potuto avere nel delicato processo che ha interessato Banca Etruria prima del decreto “salva banche”, con cui il governo è intervenuto per affrontare la crisi dell’istituto aretino e di altri tre istituti (Banca Marche, CariChieti e Cariferrara).

Federico Ghizzoni, l’ex numero uno di Unicredit, a cui la Boschi avrebbe chiesto d’intervenire per l’acquisto della Banca Etruria, sembra fare silenzio stampa. Sta di fatto che, tutta questa vicenda delle Banche e dello scandalo di Banca Etruria, sembra gettare ombre su Renzi, il quale rischia di andare sul tavolo degli imputati.

La Boschi è decisa a portare avanti il suo incarico, in quanto sostiene che dimettersi, proverebbe la sua colpevolezza “inesistente”. Anche Renzi è contrario a un suo passo indietro, poiché ciò scongiurerebbe un effetto negativo sul giudizio dei suoi mille giorni a Palazzo Chigi.

Scontro Renzi-De Bortoli

Matteo Renzi dichiara, in un’intervista, dell’ossessione che De Bortoli proverebbe per lui.

Ha un’ossessione personale per me. Forse perché non mi conosce. Forse perché dà a me la colpa perché non ha avuto i voti per entrare nel Cda della Rai e lo capisco. Ma può succedere, non mi pare la fine del mondo. Detto questo, che Unicredit studiasse il dossier Etruria è il segreto di Pulcinella. Praticamente tutte le banche d’Italia hanno visto il dossier Etruria in quella fase.

Egli smentisce le dichiarazioni di Renzi. Dice che non era mai stata sua intenzione quella di entrare nel Cda della Rai.

 

 

Tamara Ciocchetti

Exit mobile version