Una freccia verso destra, ideali euroscettici e populismo esclusivo. Così si presenta il partito di estrema destra che ha superato il 25% di consensi alle recenti regionali tedesche. Sassonia e Brandeburgo diventeranno teatri di coalizioni composite per arginare l’Alternative für Deutschland?
Il biennio 2013-2014 nel panorama politico europeo ha tracciato un solco indelebile che ha marcato un confine tra il “prima” ed il “dopo”. In Italia, Matteo Salvini diventa il segretario della Lega Nord, segnando l’inizio di un processo di cambiamento sia ideologico che strutturale del “partito di Pontida”. Il Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche ottiene il 25,56% alla Camera. In Francia, il Fronte Nazionale di Marine Le Pen diventa il primo partito alle Europee; mentre in Germania nasce l’Alternative für Deutschland: la nuova frontiera della destra tedesca. A sei anni di distanza l’AfD ha superato il 25% in Sassonia e in Brandeburgo ed ora l’UE deve correre ai ripari. Il biennio 2013-2014 segna dunque la nascita dei neopopulismi.
I risultati delle elezioni regionali 2019
In Sassonia, roccaforte dei cristiano-democratici della CDU, l’Alternativa per la Germania ottiene il 27,5% risultando la seconda forza del Bundesländer dietro proprio al partito di Annegret Kramp-Karrenbauer. La leader Alice Weidel, nelle scorse ore, ha aperto ad una possibile coalizione con la CDU: proposta rimandata al mittente dalla stessa Kramp-Karrenbauer. Il dato che sorprende è il crollo della sinistra. Sommando in modo molto poco ortodosso i voti di Linke, SPD e Grünen si arriva al 26,6%. L’affluenza alle urne è aumentata del 15% rispetto al 2014 arrivando ai due terzi degli aventi diritto. Risultato simile anche in Brandeburgo, dove l’estrema destra si attesta al 23,5% a meno di tre punti percentuali dai socialdemocratici che dal 1990 amministrano il länder dell’ex Germania Est. Sassonia e Brandeburgo potranno diventare delle rampe di lancio per l’AfD?
Quali sono gli ideali dell’AfD? Si va verso un partito neonazista?
Nonostante le numerose accuse e gli scandali sul negazionismo dell’Olocausto, risulta sbagliato etichettare l’Alternativa per la Germania come un partito neonazista. La stampa si è scagliata contro i leader di AfD soprattutto a seguito dell’utilizzo di un lessico hitleriano in determinate dichiarazioni. Tuttavia, il partito fondato da Bernd Lucke nasce con forti ideali conservatori su temi sociali come i matrimoni omosessuali e in materia di adozioni. L’impulso primario resta la natura euroscettica e nazionalista che ha portato i leader Alice Weidel ed Alexander Gauland verso l’ingresso nell’Alleanza Europea dei Popoli e delle Nazioni (partito europeo fondato da Salvini nel 2019). Un altro tema molto sentito per l’AfD è la questione migratoria attorno alla quale sposano la posizione esclusiva della AEPN, contro alle politiche inclusive dell’Unione Europea sui confini aperti.
Dopo il 12,7% ottenuto alle elezioni federali del 2017 e l’exploit in Sassonia e Brandeburgo, quale sarà il futuro dell’Alternative für Deutschland?
Federico Smania