Sasso, carta, forbice.
Il rischio è sempre perfettamente calcolato, nessuna sorpresa.
Ma voi ve lo chiedete mai, durante quelle giornate uggiose, dove l’umidità ti penetra nelle ossa, rischiando addirittura di marcirti l’anima; da che parte sta andando il mondo?
Economia, finanza, materie talmente ostiche, per la mia persona, da rappresentare alla mia vista un’incomprensione continua.
Ma non serve una laurea in economia e commercio per sapere che il tempo scorre indisturbato, scandito da giornate di un apparentemente normale ribasso della borsa americana.
Il mondo sta andando verso una fase di recessione generale, globale, causata forse dalla cattiva collocazione dei capitali?
Cosa dire di utile, in occasione di questo 1 Maggio 2016?
Quando si parla di politica, in Italia, non si vede altro se non grandi e grossi omoni prendersi a schiaffi al Parlamento, indisturbati, davanti a milioni di telespettatori, senza alcuna minima esitazione.
Se parliamo di calcio, sentiamo l’eco di un sistema corrotto. E se parliamo di Chiesa? Lascerò la domanda aperta, sono certa che saprete trovarmi la risposta più consona.
Nel mondo manca il rispetto, la giustizia, la lealtà, la passione.
Si, avete capito bene, anche la passione. Perchè ormai si lavora solo più per assicurarci una pensione, e per attestare un ottimo stipendio. Ma è davvero questo che vogliamo insegnare ai nostri figli? Cercare disperatamente un lavoro che ci garantisca fior di quattrini, (nulla di male, non fraintendetemi), senza tener contro della propria vocazione, e delle passioni personali?
Vogliamo creare una generazione di automi, che lavorano senza cognizione di causa, senza emozione, né tanto meno la volontà di crescere professionalmente?
Appartengo a quelle poche persone che ancora credono nei sogni, e lotterò per questi, fino alla fine dei miei giorni. E questo lo voglio gridare al mondo intero proprio oggi, in occasione della festa dei lavoratori.
L’essere umano è stanco. Stanco di reagire, di attivarsi, di muoversi, stanco di parlare. Stanco di vivere. Si lascia sopravvivere, in balia delle onde di questo mare in burrasca.
Dove ci porterà tutto questo?
Manca l’educazione, il fondamento del rispetto.
Una volta un giovane cedeva il posto all’anziano, apriva le porta all’anziano. Ora lo prende in giro, sputando in volto ad una generazione passata, fondamenta della nostra.
Una volta il bambino cresceva nell’educazione umana; non si permetteva di disobbedire, non disprezzava, non conosceva ancora tutto questo odio, che invade il nostro Pianeta, e scivola sulle nostre teste ignare, come pioggia autunnale.
Perchè ci stiamo lasciando trascinare dal fetore dell’esasperazione, dall’iniquità di questo mondo, non muovendo un solo dito, per migliorare noi stessi?
Come possiamo ritagliarci un pezzo del nostro futuro?
Come possiamo vivere senza accontentarci, ma continuando ad aggrapparci, con le unghie e con i denti, ai nostri maledetti sogni?
Viviamo in una società fallita, perchè carente di umanità.
Come possiamo pretendere di crescere i nostri figli, insegnando loro il rispetto e l’umiltà?
L’essere umano, al giorno d’oggi, dedica l’intera esistenza all’apparenza, perchè questo sembra essere ciò che conta di più.
Quanto pesa la nostra bellezza apparente a questo mondo?
La realtà ci scivola delicatamente di mano; l’evoluzione umana inciampa, distrattamente, costringendoci a vivere in una perenne crisi esistenziale.
1 Maggio 2016, i sindacati scendono in piazza, per gridare al mondo di non sottovalutare la disoccupazione giovanile, di garantire più diritti a noi giovani lavoratori italiani.
E questo fantomatico govane italiano, dov ‘è?
Beh, quando il gioco si fa duro, stiamo pur certi che i duri, quelli veri, sono…All’estero, o dall’estetista.
Perchè c’è crisi, ma l’uomo vero non rinuncia alla ceretta mensile, all’arcata sopraccigliale, allo smalto lucido sulle unghie, da portare ultra glam, in accoppiata con il ciuffo biondo nature, chiamasi “shatush”, per intenderci.
Milioni di guerre, lotte interne, avvenute per ottenere un’emancipazione femminile, e poi ci ritroviamo a dover coccolare giovani uomini mestruati.
Perchè vi dico questo?
Perchè un tempo la donna era considerata l’angelo del focolare, dedita alla cucina, e alla cura ed educazione della prole. Ci siamo evoluti. Forse. Ma dove ci porterà tutta questa evoluzione?
Ad autodistruggerci?
Non fraintendetemi, non voglio generalizzare; so bene che non tutti gli uomini sono uguali.
Spesso si legge sui social che sono come gli spermatozoi, uno su un milione è davvero utile.
E io voglio crederci.
Perchè non parlare di evoluzione, in occasione della festa dei lavoratori?
La società sta forse diventando donna? No, non credo.
Ma quel che è certo è che la donna è diventata stronza, ovvero una persona adulta, grande, emancipata, che sa il fatto suo, ed è perfettamente in grado di ottenere tutto quello che vuole dalla vita. E’ stronza perchè non si lascia più manipolare da una società maschilista, e ha imparato a non mettere mai un uomo, o una storia d’amore, prima di se stessa. Stiamo parlando di sano egoismo?
Può darsi. La donna è stronza perchè è indipendente, dal punto di vista economico, sociale e morale.
Viviamo in una civiltà che ci abbandona, ma siamo anche troppo abituati a farci del male, in questo mondo, dove il vittimismo è diventato il posto più ambito della società. Ci sentiamo vittime perchè è tanto più semplice dichiararci esenti da ogni colpa, per attribuirla ad un ente astratto, artefice di ogni male che venga considerato tale. Questo ci permette d’innalzarci su di un piedistallo, con un atteggiamento di condanna verso gli altri, e il prossimo.
Sasso, carta, forbice. Il rischio è sempre perfettamente calcolato, nessuna sorpresa.
Ma la vita non è così; è emozione, divertimento, ragione, passione, amore.
Forse è arrivato il momento di viverla.
Elisa Bellino