Sarah Culberson: scopre a 28 anni di essere una principessa.
Sembra venir fuori da un film natalizio la storia di Sarah Culberson, nata in Morgantown (Virginia occidentale) da padre africano e madre americana. Venne adottata in giovane età da una coppia del Virginia. Solo all’età di 28 anni, Sarah iniziò a cercare notizie sulla famiglia biologica, per poi scoprire che sua madre era morta quando lei aveva 11 anni e suo padre viveva un villaggio della Sierra Leone, Africa occidentale. È venendo
Sierra Leone Rising
Dopo aver scoperto la sua storia e dopo aver visitato i luoghi delle sue radici, la ragazza ha deciso di fondare un’associazione no profit con suo fratello Hindo, di cui è ora presidente. Decide di lasciare la sua carriera di ballerina e attrice, per dedicarsi alla sua terra d’origine, portando progresso e migliori condizioni di vita. Gli scopi prefissati competono l’ambito educativo e la ricostruzione della scuola superiore di Bumpe, distrutta dopo la guerra del diamante insanguinato (conflitto durato 11 anni che ha devastato l’area). E ancora, l’emancipazione delle donne e la sanità pubblica.
Attualmente è in atto il progetto Mask on Africa (Mascherine sull’Africa). Si tratta di una campagna volta alla diffusione delle informazioni riguardo il Covid-19. Si propone, inoltre, di frenare il contagio grazie alla sensibilizzazione all’uso delle mascherine.
Sarah Culberson è oggi una sostenitrice della diversità in tutte le sue forme e afferma che il suo ruolo di principessa ha influito molto sul suo modo di vedere il mondo. “L’ha cambiato per il meglio“- ha detto- “Mi ha fatto crescere molto come persona. Vedo cosa è importante. Vedo che sono un tassello che si muove per il bene del Sierra Leone, che onoro e amo.” Promuove l’empatia e la gentilezza verso il prossimo.
“Essere una principessa è una responsabilità. Questo è quello che mi è stato insegnato. È uno dei più grandi regali del mondo. E coinvolgere la mia famiglia, incontrare mio fratello e le mie sorelle, cantando, danzando e parlando con loro è impagabile.”
-Sarah Culberson
Mariachiara Giorgia Grosso