La cosa che più mi affascina del Coronavirus è il post-COVID19. Cioè, volete mettere l’impatto che questa cosa avrà sulle mentalità già labili degli esseri umani moderni?
Io non vedo l’ora di vedere cosa accadrà dopo il coronavirus, di immergermi nel mare di nuovi casi umani che questo periodo storico genererà.
Già me li vedo: usciranno fuori i negazionisti del coronavirus, quelli per cui non è mai esistito, ci saranno quelli in crisi depressiva post-quarantena che non riusciranno a tornare alla vita normale, un po’ come dopo al rientro da una vacanza Costa Crociere, nasceranno e vorranno essere riconosciuti come religione gli Unmetristi, persone che continueranno a vivere ad un metro di distanza da tutti, e soprattutto, nelle valigie che le future mamme faranno ai loro figli in partenza per l’università tra due decenni non mancherà mai la dose di Amuchina e la mascherina tenuta da parte nel corredo, perché “eh, ai miei tempi avremmo tanto voluto averle, tu invece sei fortunato che non l’hai dovuto vivere, non come me e tuo padre che ti abbiamo concepito chiusi in casa a forza nella quarantena del Marzo ‘20”.
Nicola Zonno