Sanremo 2021: farmaci nei testi delle canzoni presentate

Sanremo 2021

In principio c’era la Tachipirina 500 di Calcutta, che se ne prendi 2 diventa 1000. Senza dimenticare il Lexotan de  I Cani, con la “psicanalista junghiana”. In realtà l’elenco sarebbe lungo e bisognerebbe citare molti altri artisti, dai CCCP con Valium, Tavor, Serenase a Samuele Bersani con En e Xanax e i Baustelle con Charlie fa Surf. Si è insinuata, ormai da anni nella canzone italiana, una sorta di fenomenologia del principio attivo: una ricerca anarchica e disordinata di rimedi farmacologici. Questa tendenza vede negli anni del Coronavirus, del lockdown e della pandemia un aumento. Una dimostrazione potrebbe essere il Festival di Sanremo 2021.

Già in passato si era discusso riguardo i testi presentati durante le scorse edizioni. Il Festival, giudicato spesso come specchio della società italiana odierna, ha sempre visto i propri partecipanti presentare canzoni per lo più a tema amoroso e sentimentale. Una tendenza ormai data per assodata. Nel 2021 il virus cosa ha cambiato?




Sanremo 2021: le canzoni presentate

La scorsa settimana è giunto il tanto atteso momento: la presentazione dei brani presentati alla nuova edizione di Sanremo. Leggendo anche solamente i titoli delle canzoni notiamo come vi siano alcuni riferimenti al mondo dei medicinali. In particolare salta subito all’occhio la canzone di Max Gazzè, Il farmacista, cantata assime alla band Trifluoperazina (il nome di un principio attivo).

Anche il titolo della canzone di Gio Evan si fa notare: il nome è Arnica, un brano definito dallo stesso artista “canzone pomata”. L’ultimo artista, il cui titolo però non risulta a tema medico, è Aiello. La canzone Ora, a detta dell’artista, parla di “sesso ibuprofene”, intendendo quei rapporti difficili da superare e il sesso usato come antidolorifico.

Dalla ribellione alla quotidianità

In base anche agli esempi che si facevano prima, molte canzoni che citavano farmaci, spesso psicofarmaci, lo facevano per dimostrare un’alienazione dalla realtà. Un distacco ribelle e sofferto, che lascia ferite sul corpo e crea scompiglio nel mondo. Col passare delle generazioni questa tendenza è cambiata: citare un medicinale diventa quasi un modo per stabilire una vicinanza con l’ascoltatore (esempio più emblematico quello di Paracetamolo). I testi di Sanremo 2021 da una parte sono l’effetto di questo periodo di pandemia, dall’altra cercano di creare un legame empatico e quotidiano.

 

 

Jacopo Senni

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