Lunedì il piccolo comune di San Luca avrà finalmente un sindaco dopo 11 anni. L’ultimo, Sebastiano Giorgi, era stato eletto nell’aprile del 2008, ma appena prima delle nuove elezioni nel maggio 2013 il Comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose.
Il commissariamento del Comune di San Luca è durato due anni. Ma alle nuove elezioni del 2015 e un’unica lista presentata non si è raggiunto il quorum necessario del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Perciò venne nominato un commissario, il dirigente della Prefettura di Reggio Calabria, Salvatore Gullì, con un curriculum da far invidia ad esperienza di gestione di comuni sciolti per ‘ndrangheta. Da un anno che doveva restare ne sono diventati quattro. Infatti dal 2016 al 2018 non si sono presentate liste. I cittadini sostenevano che fosse inutile candidarsi, perché il Comune sarebbe stato sciolto per mafia. «Il paese è piccolo e siamo tutti parenti e quindi sospettabili» è la voce che gira nel paese.
San Luca, 3.700 abitanti, si porta addosso una duplice etichetta: l’essere il paese natale dello scrittore Corrado Alvaro e al tempo stesso una delle terre dove la ‘ndrangheta è maggiormente radicata. Infatti il comune è tristemente conosciuto per la sanguinosa faida tra i clan Nitra-Strangio e Pelle-Vottari, culminata con la strage di Duisburg in Germania nell’agosto del 2007, per i sequestri di persona, i numerosi traffici di droga, di boss catturato dopo 20 anni di latitanza. Un paese sfiduciato, in cui i cittadini hanno preferito tenersi il commissario per quattro anni e lo dissero pubblicamente in una lettera rivolta all’allora ministro dell’Interno Marco Minniti, raccogliendo firme in suo favore.
Ora, almeno all’apparenza, sembra soffiare un vento nuovo. Sono ben due le liste e questo evita almeno la questione del quorum. La prima è ‘Klaus Davi sindaco di San Luca’ con candidato a primo cittadino il noto massmediologo, famoso personaggio televisivo. Una lista-provocazione e con candidati d’importazione, tra cui l’ex capo della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi, il poliziotto sindacalista Giuseppe Brugnano e un ‘esterno’, l’imprenditore casertano antiracket ed ex vicesindaco di Mondragone, Benedetto Zoccola, sotto scorta da molti anni. L’altra lista, ‘San Luca ai sanluchesi’, ha come candidato sindaco Bruno Bartolo, infermiere in pensione, già vicesindaco anni fa. In lista solo locali.