In un futuro prossimo, i nostri smartphone potrebbero abbandonare le batterie agli ioni di litio per passare a una nuova tipologia di batterie: le batterie allo stato solido.
Cosa sono le batterie allo stato solido?
Questa nuova tecnologia è stata ideata dal team di scienziati della Cockrell School of Engineering, guidati da John B. Goodenough, novantaquattrenne già inventore delle batterie al litio. Le batterie a stato solido, al contrario di quelle al litio, non contengono liquido. Quest’ultimo è il responsabile delle esplosioni che hanno coinvolto smartphone come Galaxy Note 7.
Infatti, tale liquido può deformare la batteria o fuoriuscire venendo a contatto con aria o acqua, causando così l’esplosione. Inoltre, queste batterie hanno un range di temperatura al quale possono operare abbastanza ridotto: si rischia la coagulazione o l’evaporazione del liquido. Questo non avviene con le batterie a stato solido che usano piuttosto un elettrolita di vetro.
In questo modo, le batterie sono più stabili e resistono maggiormente alla deformazione. Non usando sostanze esplosive, si riduce inoltre l’eventualità di corto-circuiti. Infine, sono abbastanza flessibili, e questo consente una produzione in varie forme.
Quali applicazioni?
Dovendo mandare in pensione le batterie al litio, quelle allo stato solido hanno pressoché le medesime applicazioni. Oltre ai già citati smartphone, queste batterie verranno montate sulle auto elettriche, perché l’elevata resistenza alle basse temperature (-60º C) ne rende ideale l’utilizzo in condizioni climatiche particolarmente fredde. Non è un caso, infatti, che Toyota disponga della tecnologia più avanzata per ciò che riguarda la costruzione di batterie di questo tipo.
Quando le avremo?
Tutto questo clamore sulle batterie allo stato solido è dovuto alle recenti dichiarazioni di un dirigente di Samsung SDI (divisione che si occupa della costruzione delle batterie per Samsung) rilasciate al Korea Herald. Il dirigente ha affermato che, a quanto ne sa, anche LG Chem (“rivale” di Samsung SDI) si trova a un livello di sviluppo simile a quello della propria azienda. Sembrerebbe che i nostri smartphone saranno in grado di montare una batteria a stato solido nel giro di uno o due anni, sebbene dipende da Samsung, in ultima analisi, quando e se adottare questa tecnologia per i propri smartphone. Discorso diverso per le auto elettriche, dove i controlli di sicurezza sono ancora più severi. Non avremo batterie allo stato solido nelle auto prima del 2025. Toyota, però, potrebbe bruciare i tempi e realizzare la prima auto con batteria allo stato solido per il 2020.
Quali vantaggi?
L’adozione di questa nuova tecnologia porterà diversi benefici ai nostri smartphone. Come già spiegato, i nostri dispositivi saranno più sicuri. Le batterie avranno dimensioni ridotte, poiché più malleabili. L’autonomia aumenterebbe grazie all’aumento del ciclo di vita della batteria (si parla di 1.200 cicli di carica/scarica nei test). Infine, si può sostituire il litio con il sodio (reperibile dall’acqua di mare), rendendo le batterie non solo più green, ma anche più economiche. Insomma, Samsung desidera riguadagnare la fiducia dei consumatori e questa è sicuramente la strada giusta. Vedremo, intanto, come si comporterà al lancio del nuovo Galaxy Note 8, previsto per la fine di agosto. Rimanete sintonizzati!
Davide Camarda