La riflessione di Salvini: per rimpatriare i migranti ci vorranno più di 80 anni

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Fonte: tpi.it

Salvini intervistato a “L’indignato speciale”, su Rtl 102.5: “Siamo al lavoro per rimpatriare i migranti e ci stiamo accordando con i Paesi di provenienza, ma di questo passo ci vorranno più di 80 anni”.

Al momento organizziamo due charter a settimana per espellere circa 80 migranti. Anche espellendone 100 a settimana, ci vorrebberero più di 80 anni per rimpatriare i migranti che hanno messo piede in Italia, essendo più di 500.000 negli ultimi anni.




Queste sono le stime effettuate dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a “L’indignato speciale”, in onda su Rtl 102.5 ieri 9 Settembre. Stime che lo impensieriscono non poco: in campagna elettorale Salvini aveva promesso il rimpatrio di di 500.000 migranti irregolari. A tal proposito, alcuni giorni fa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti aveva dichiarato:

 Rimpatriare 500.000 migranti irregolari? Salvini l’ha sparata grossa! Bisognerebbe copiare gli altri Stati. La Germania ne ha rimpatriati 48000, noi solo 7000. Mi accontenterei che non ne arrivassero più.

 

Nell’intervista il leader della Lega annuncia pure un viaggio in Tunisia entro Settembre, per discutere con il governo tunisino il rimpatrio dei migranti provenienti proprio dalla Tunisia. “Quest’anno sono arrivati più di 4000 tunisini, ma Tunisia non c’è guerra, non c’è carestia, non c’è la peste. Perchè questi ragazzi devono scappare?”.

Proseguendo sul tema, Salvini assicura che entro l’autunno saranno pronti gli accordi con i Paesi di provenienza per rimpatriare i migranti: “Stiamo facendo quello che in 20 anni non si è mai fatto: accordi di espulsione e rimpatrio assistito con Senegal, Bangladesh, Pakistan, Eritrea, Niger, Costa d’Avorio, Sudan, Mali. Presto potrò dire quanti sono stati effettivamente realizzati”.

Salvini torna anche sul caso Diciotti, per cui è indagato per sequestro di persona aggravato. Attacca ancora la magistratura, ma stavolta smorza i toni:

Rimpatriare i migranti è solo una parte del mio lavoro. Mi occupo anche di combattere la mafia, la camorra, la droga, il bullismo, i femminicidi… Non ho tempo per annoiarmi leggendo le carte dei giudici, che siano di Genova o Palermo. La notte riesco a dormire lo stesso. Non ho nulla contro i magistrati, così come non ho nulla contro i dentisti, o i tassisti. Se un tassista ti frega non vuol dire che tutti ti fregano. Non svelo il mistero di Fatima: c’è qualche magistrato con chiare simpatie politiche.

Marco Giglia

 

 

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