Ieri Salvini in un altro dei suoi memorabili discorsi in piazza ha informato l’Italia che lui sulla Nutella (tema spinoso per il Paese) ha cambiato idea.
Non la vuole più perché ha scoperto (buongiorno Matteo) che gran parte delle nocciole arriva dalla Turchia. “Preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani” ha detto, tra gli applausi orgogliosi e furbi (perché devi essere certamente furbo per pensare che un paese di 60milioni di esseri umani, nel 2020, possa vivere solo di ciò che produce).
Quindi dopo aver cambiato a 40 anni idea:
- sui terroni “parassiti” “che non sanno nemmeno parlare l’italiano” e che “puzzano”.
- sulla Padania libera.
- sull’Italia “paese di mer*a”.
- sull’Euro “euro moneta criminale” (“mai detto di voler uscire dall’euro”);
- sui minibot (“Ma che minibot. Quelli sono per il Monopoly”).
- sull’Europa da lasciare (“nel nostro programma non c’è l’uscita dall’Europa”);
- sulle accise (“le tolgo al primo consiglio dei Ministri”. Anzi no).
- sulla legge Fornero (“La abolirò”, anzi no).
- sul governo con i 5Stelle (da “Mai con i 5 Stelle”, anzi no).
- sul restare al governo con i 5 stelle (da “Questo governo durerà 5 anni”, anzi no).
- sui prefetti “parassiti e inutili” (“più poteri ai prefetti”).
- sul Qatar stato “che aiuta i terroristi” (“il Qatar è un Paese rispettoso e amico dell’Italia”).
- sui profughi di guerra (da “i profughi che scappano dalla guerra sono miei fratelli e devono avere i porti aperti da tutti noi” a “Porti chiusi a chi viene dalla Libia in guerra”).
- sui 500mila clandestini presenti in Italia (“no, mi ero sbagliato. Sono 90mila. Pensavo fossero di più”).
- sui 100mila clandestini che avrebbe espulso all’anno se fosse andato al governo (ne ha espulsi 9mila in un anno).
- ecc. (sentite non è che posso stare tutto il giorno a elencare tutte le volte che ha cambiato idea. Ho una vita da vivere. Non gli sto dietro. Non ci riesco).
Adesso cambia idea pure sulla Nutella che importa le nocciole dalla Turchia (fino a ieri pensava che l’Italia fosse tutta una distesa di terreni coltivati a nocciole).
Il punto, secondo lui, è che un popolo per fare la cosa giusta debba mangiare solo ciò che produce. Tipo le tribù primitive.
Certo, se così facessimo tutti l’Italia perderebbe 40 miliardi all’anno di esportazioni visto che le nostre aziende italiane esportano cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti pronti per 6,7 miliardi di euro, vini per 6 miliardi circa, pane, pasta e farinacei per 3,7 miliardi, uva, agrumi, frutta e ortaggi lavorati e conservati per 7 miliardi ecc.
Se tutti facessero così in Italia chiuderebbero migliaia di aziende, rimarrebbero senza lavoro milioni di persone e dovendo mangiare solo roba nostra, senza concorrenza, con scarsità d’offerta e alta domanda, dovremmo staccare un assegno ogni volta che ci sederemmo a tavola.
Però dai, vuoi mettere l’orgoglio italiano?
Questo tizio qua, questo grumo di coerenza, competenza e buon senso, fra poco diventerà il nostro premier eh. Non un altro. Questo. Tra gli applausi furbi. Di milioni di persone.