Salvini e i riferimenti di sinistra: in Emilia tenta goffamente di utilizzarli per sostenere la sua compagna di odio e razzismo e arriva a dichiarare che “se Enrico Berlinguer fosse qui gliene direbbe quattro a Renzi e Zingaretti”.
No, “caro” Matteo Salvini. Se Enrico Berlinguer fosse qui, oggi, qualche parolina le direbbe soprattutto a te. Non ad altri come hai ridicolmente affermato ieri.
Perché, vedi, Enrico Berlinguer non è mai stato ministro. Né vicepremier. Non ha mai avuto incarichi di governo. E’ stato soltanto deputato. Un ruolo, questo, che rispetto a tutte le poltrone che hai avuto tu (che neanche si contano), è letteralmente insignificante.
Eppure, in quel piccolo, modesto ruolo, Berlinguer ha dimostrato di avere una dignità, un senso delle Istituzioni ed un rispetto per lo Stato che tu non hai mai avuto. Neanche quando sei stato dove lui non è mai arrivato: al vertice dello Stato. Al vertice. Dove, al contrario, anziché servire il tuo Paese con onore e dignità come avrebbe fatto lui, hai invece strumentalizzato il tuo ruolo ed hai più e più volte infangato le Istituzioni stesse comportandoti come un un adolescente in vacanza a a Palma di Maiorca, come si può ben evincere qui. Il tutto per ingordigia di consenso. Vanità. Senso di onnipotenza.
Se Enrico Berlinguer oggi fosse dunque qui, Matteo Salvini, quelle paroline le rivolgerebbe a te. E, fidati, sarebbero ben più di quattro. Molte più.
Leonardo Cecchi