Salvini dovrebbe imparare che fare un figlio è un atto di volontà e d’amore

“L’aborto? Non è compito mio giudicare. Però non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile per il 2020″.
[Matteo Salvini]
Mettere al mondo un figlio ha senso solo se questo figlio è voluto da entrambi i genitori, altrimenti è un atto animalesco e criminoso. Un essere umano diventa tale per un atto di volontà e d’amore da parte di due persone. In caso contrario, per citare Calvino, “l’umanità diventa una stalla di conigli”.



L’aborto è un atto spaventoso e chi viene massacrato è inevitabilmente la donna, sia fisicamente sia moralmente.
A te, carissimo, non faranno mai un raschiamento all’utero, non saprai mai cosa vuol dire portare in grembo un bambino ed essere costretto a rinunciarci per X motivi, non ti sentirai mai giudicato come “tro*a, putt*na, incosciente, ignorante” per non essere semplicemente “stato attento”, perché, alla fine, di questo si tratta, no? Di stare attenti, di usare le precauzioni. E la donna che non le usa, merita di pagare, come se poi dipendesse solo dal corpo femminile: è la donna che sbaglia, siamo sempre noi le carnefici, mai le vittime. Se ci ammazzano, è solo per il fatto che li provochiamo, se ci violentano, ci chiedono “come eravate vestite?”, se facciamo un’interruzione volontaria di gravidanza, ce la siamo cercata, volevamo divertirci una notte e questo è il risultato. Puro edonismo.
L’aborto è un nostro diritto, non sta a te conteggiare le volte in cui ricorriamo ad un’ IVG. Piuttosto, dato che sei in vena di fare i conti, usa quelle manine che solitamente usi per sorreggere Mojito al Papeete, per enumerare le morti nel Mediterraneo e sciacquati la bocca prima di parlare dell’utero delle donne.
Jessica Chirichiello
Exit mobile version