Salvatore Luongo è stato scelto come nuovo Comandante Generale dei Carabinieri, una decisione che segna un forte segnale di continuità per l’istituzione. La nomina è stata formalizzata nella riunione del Consiglio dei ministri, pochi giorni prima della scadenza del mandato del comandante uscente Teo Luzi.
Un’iter di nomina regolato dal Codice dell’ordinamento militare
La nomina del Comandante Generale dei Carabinieri segue una procedura specifica delineata dall’articolo 32 del Codice dell’ordinamento militare, secondo cui il ruolo è assegnato mediante decreto del Presidente della Repubblica. Il processo richiede la deliberazione del Consiglio dei ministri e la proposta del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che in questo caso ha fortemente sostenuto Luongo. Anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa viene consultato prima di giungere alla nomina finale, evidenziando il peso istituzionale di questa posizione di vertice.
Luongo, il candidato ideale per un ruolo di grande responsabilità
Salvatore Luongo ha prevalso in una rosa di candidati molto qualificati, tra cui il generale Mario Cinque, Capo di Stato Maggiore dell’Arma, e Riccardo Galletta, Comandante dell’interregionale Pastrengo, sostenuti rispettivamente dal sottosegretario Alfredo Mantovano e da Giovanbattista Fazzolari. Alla fine, tuttavia, è stata la premier Giorgia Meloni a fare la scelta decisiva, sostenendo la candidatura di Luongo per le sue comprovate competenze e la lunga esperienza accumulata.
Nato a Napoli nel 1962, Luongo è entrato nelle forze armate a soli 15 anni, frequentando la prestigiosa Scuola Militare Nunziatella a Napoli. In seguito, ha proseguito la propria formazione all’Accademia Militare di Modena e alla Scuola di Applicazione Carabinieri di Roma, avviando un percorso che lo ha portato a rivestire ruoli di crescente responsabilità sia in ambito operativo che strategico.
Una carriera dedicata alla formazione e alla leadership
Nel corso della sua carriera, Luongo ha ricoperto ruoli fondamentali, assumendo il comando di diverse unità e sviluppando una profonda conoscenza delle dinamiche della sicurezza nazionale. Ha comandato i reparti dell’Arma a Taurianova, Roma Casilina e Roma Trastevere, oltre a svolgere funzioni presso l’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Arma. Questo percorso è stato coronato dalla nomina a Comandante Provinciale dei Carabinieri di Milano e di Roma, due delle città più strategiche per la sicurezza italiana.
Parallelamente agli incarichi operativi, Luongo ha sviluppato una solida preparazione accademica, conseguendo tre lauree – in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna – e numerosi master, tra cui quelli in Studi Internazionali Strategico-Militari e Scienze Strategiche. Inoltre, ha ottenuto il Diploma Superiore di Scienze Umanistiche presso l’Università Gregoriana di Roma, esperienza che lo ha portato anche a ricoprire incarichi di docenza presso l’Università di Roma IV.
Le onorificenze e il prestigio istituzionale
Le capacità di Luongo sono state riconosciute nel corso degli anni attraverso numerosi encomi e onorificenze. Tra questi spiccano il titolo di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e la Croce d’Oro per anzianità di servizio. Inoltre, ha ricevuto la Medaglia Militare di Bronzo al merito di lungo comando e altri riconoscimenti della Presidenza della Repubblica e del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni, di Rodi e di Malta.
La comunità locale ha inoltre apprezzato il suo impegno, conferendogli cittadinanze onorarie e premi, come la cittadinanza onoraria del Comune di Taurianova, il Premio Campidoglio della città di Roma e la cittadinanza “CIVIS ANNI” della città di Venafro. La Comunità Ebraica di Roma ha infine riconosciuto il suo contributo con il premio “Stefano Gaj Tachè”.
I nuovi obiettivi per l’Arma dei Carabinieri
In qualità di nuovo Comandante Generale, Luongo si troverà a gestire una serie di sfide cruciali per la sicurezza pubblica, dalla lotta alla criminalità organizzata alla gestione della sicurezza interna ed esterna. Tra i suoi obiettivi vi sono l’innovazione nei metodi di prevenzione e di gestione delle emergenze, con una particolare attenzione all’integrazione delle tecnologie digitali per migliorare l’efficienza delle operazioni e la collaborazione tra le forze di polizia a livello nazionale e internazionale.
Un percorso di riforme per una sicurezza più efficace
Luongo, già Consigliere del Ministro della Difesa per le strategie istituzionali e l’attuazione delle riforme, si è dimostrato un forte sostenitore dell’evoluzione delle norme che regolano il lavoro delle forze dell’ordine, con un occhio di riguardo per il codice penale militare. In qualità di componente della Commissione di studio per la riforma del codice penale militare di pace e della Commissione per la stesura di un progetto sui crimini internazionali, Luongo si prepara ora a condurre l’Arma verso un futuro sempre più orientato alla sicurezza integrata.
La sua lunga esperienza e il suo impegno per il rinnovamento rendono Luongo la figura ideale per mantenere l’Arma competitiva ed efficiente, con una leadership solida e innovativa che punta a rendere i Carabinieri un punto di riferimento per la comunità.